“Joao Pedro. Joao Pedro. JO-A-O Pedro”.
Chissà quanto era mancato al brasiliano sentire risuonare il suo nome tra gli spalti finalmente pieni del suo stadio. E chissà quanto era mancato al popolo rossoblù tornare a gridare a squarciagola il nome della propria bandiera. Numero 10 cucito addosso, grinta da vendere e il peso del Cagliari ancora una volta portato sulle proprie spalle. Dopo i 16 gol della scorsa stagione, il capitano rossoblù ha ripreso esattamente da dove aveva lasciato, mettendo ancora una volta l’accento sulla sua importanza nella rosa di Leonardo Semplici.
Si riparte
Dal teatro della Sardegna Arena a quello identico della Unipol Domus. Nome diverso fuori dallo stadio ma stesso grande attore protagonista sul campo. Ieri sera, con due lampi improvvisi, il ventinovenne di Ipatinga ha ripreso prepotentemente la sfida contro lo Spezia di Thiago Motta, evitando così al tecnico ex Spal e al suo Cagliari un esordio amaro nel nuovo campionato. Prima un destro ad incrociare verso l’angolino, poi un rigore perfetto a spiazzare Zoet e decidere di fatto il 2-2 finale. Un’esibizione da ricordare, condita dal doppio inchino per esultare davanti al pubblico in festa quasi a voler dire “eccomi, sono tornato” e dalla conquista di un particolare primato. Con i due centri di ieri, Joao Pedro è infatti salito a quota 75 gol in 234 presenze con la maglia del Cagliari, diventando ufficialmente il quinto giocatore nella storia del club sardo ad andare a segno in sette stagioni diverse (dato Opta). Un primato condiviso con la leggenda Gigi Riva (12 campionati), con Daniele Conti (11), Nené (10) e Ricciotti Greatti (7). Bandiere alle quali sembra essersi ispirato per cominciare a scrivere il romanzo della sua storia d’amore con la Sardegna.
Record
Il match contro lo Spezia ha confermato quanto Joao Pedro continui ad essere una pedina fondamentale per il 3-4-1-2 di Semplici. Tecnico e capace di agire perfettamente tra le linee, il sesto brasiliano ad aver realizzato 60 reti nella storia della Serie A offre sempre pochi punti di riferimento agli avversari, partecipa attivamente alla manovra dei suoi, va a caccia del pallone sulla trequarti e si libera con facilità per il tiro. Otto, in totale, quelli fatti registrare ieri sera. Un altro record – l’ennesimo – da aggiungere al suo curriculum rossoblù considerando che nessun giocatore in Serie A ha mai concluso così tanto verso la porta avversaria nelle ultime due stagioni.
“È bello segnare di nuovo davanti ai nostri tifosi. Ci dispiace per la partita perché sicuramente con tutto quello che abbiamo creato potevamo vincerla. Abbiamo sprecato un po’ troppe occasioni”. Parole pronunciate nell’immediato post partita da chi, come Joao Pedro, sa che c’è ancora tanto da migliorare per riuscire a centrare il dichiarato obiettivo della “salvezza tranquilla”. Al fianco di Leonardo Pavoletti o in una coppia di trequartisti completata da Gaston Pereiro come provato nel pre campionato e nel finale di ieri, il capitano sardo è pronto a vivere un’altra annata da protagonista. Il Milan, già colpito tre volte in carriera, e dei nuovi record sono nel mirino.
Alessio Caria