Il pareggio conquistato dall’Olbia a Imola, 1-1 al fischio finale, parla di una squadra che ha saputo reagire. Il solo punto in dote conquistato nelle ultime cinque gare non ha fatto arrivare il gruppo alla sfida in terra romagnola carico di fiducia, nonostante la sfida casalinga contro la Reggiana abbia confermato che a livello di gioco e intensità gli uomini di Canzi siano vivi più che mai.
Mancanze
Quello che continua a mancare nel carniere sono i punti legati al poco cinismo, che stanno nuovamente avvicinando la squadra verso la zona playout. Tuttavia, una classifica sempre più corta vede il settimo posto distante solo 5 punti. Insomma, nonostante quanto lasciato per strada, i bianchi si trovano lì, ad un passo dal loro obiettivo ma costretti a guardarsi le spalle perché in tante vogliono abbandonare le sabbie mobili della bassa classifica.
Turnover
Contro l’Imolese, Canzi ha optato per il turnover, sia per far rifiatare qualche elemento che per permettere a chi gioca meno di metterlo in difficoltà nelle scelte future. Mancini al posto di Udoh in attacco, La Rosa (tornato dalla squalifica) a sostituire Lella (sempre titolare in stagione) e Belloni (alla seconda presenza da titolare) al posto di Biancu.
L’idea iniziale, però, ha dovuto fare i conti con la prematura uscita dal campo di Pisano – abbondantemente utilizzato vista la perenne emergenza in difesa – al 16’ per un problema muscolare. L’inserimento di Lella ha bruciato uno slot al tecnico olbiese, costretto all’inizio della ripresa a cambiare strategia e inserire Udoh al posto di un poco brillante Mancini e Biancu per un dinamico Belloni (tra i suoi piedi al 9’ una palla interessante per sbloccare la gara).
Al di là della questione sostituzioni, la partita ha seguito un canovaccio conosciuto. Equilibrio in campo, numerose conclusioni, tanta imprecisione e un episodio a sbloccarla: il fallo di mano di La Rosa che ha regalato il rigore agli avversari (il secondo in due partite) trasformato da Liviero. A differenza di altre uscite, l’Olbia è riuscita a reagire e strappare un punto ai rossoblù con lo spunto in verticale di Pinna a lanciare in velocità Udoh. Degna di nota la prestazione di Ciocci che è stato, insieme a Pinna, tra i migliori dei bianchi, con interventi decisivi e una sicurezza da veterano. Una risposta importante dopo qualche imprecisione nelle scorse partite.
Verso Viterbo
Al termine della sfida contro l’Imolese, la società ha comunicato che non sarebbe rientrata in Sardegna. Gli uomini di Canzi prepareranno la sfida di mercoledì 23 febbraio contro un’agguerrita Viterbese direttamente nella penisola, con l’obiettivo di raccogliere tutte le energie in vista di un’altra finale, così come definita sia dal ds Tatti che dal presidente Marino nelle scorse settimane. Il reparto in emergenza resta la difesa. È vero che i bianchi ritroveranno Travaglini dopo la squalifica ma diversi pezzi sembrano andare persi dopo ogni gara: con le condizioni di Pisano da valutare, l’allenatore olbiese dovrà fare a meno sicuramente di Arboleda, ammonito da diffidato nell’ultimo scontro, così come di Boccia e Renault, ancora alle prese con i rispettivi infortuni.
L’Olbia è artefice del proprio destino e l’obiettivo è a portata di mano, cambierà il vento o cambierà spartito?
Roberta Marongiu