Emozioni da ennesima ultima volta. Ai saluti ad Asseminello Radja Nainggolan è abituato. Lo ha già fatto in carriera e questa mattina potrebbe aver lasciato il centro sportivo rossoblù con un sorriso diverso dal solito. Quello che ha chi è consapevole che l’armadietto non va svuotato ma solo chiuso temporaneamente.
Il contesto
Ultimo giorno di allenamenti con il Cagliari oggi per il Ninja. E di fatto ultimo giorno di prestito dall’Inter. Nelle prossime ore è atteso un suo rientro a Milano. E in maniera simbolica questa partenza segnerà forse la parola fine della stagione 2019-20 dei sardi. Un’annata folle per certi versi: due allenatori, Maran e Zenga, un centenario silenziato dal Covid-19, l’inizio da sogno in Serie A e poi il crollo da incubo. Se vogliamo l’arrivo di Di Francesco è da considerarsi quasi come l’ultimo tassello dell’anno scorso. L’arrivo di un nuovo tecnico per fare la rivoluzione. I tagli, non a caso, non si sono fatti attendere. Vacanze extra per tutti i giocatori non centrali nel progetto. In tutto questo però il tassello da confermare è uno solo: Radja Nainggolan. Il leader, non certamente silenzioso, di questa squadra. Con Di Francesco, dai tempi di Roma, il rapporto è ottimo. E i due insieme vogliono fare una stagione da protagonisti per “vendicarsi” dell’ultimo anno. La bocciatura di Milano e la mancata Serie A da rivelazione con il Cagliari per Radja e l’esonero dopo poche partite dalla Sampdoria per Di Francesco.
L’incontro
Con i rossoblù Nainggolan ha poco da discutere. Una cena di qualche domenica fa a Villasimius con il presidente Giulini ha messo la parola fine all’accordo. Il Ninja e il Cagliari per una base di tre milioni più bonus a stagione possono andare sull’altare per le nozze. Il club non ha mai nascosto, pur nelle difficoltà della trattativa, la volontà di portare a titolo definitivo il giocatore in Sardegna. E di fatto gli ultimi giorni in ritiro con Di Francesco hanno confermato, se mai ce ne fosse bisogno, dell’importanza del belga nel gruppo rossoblù. Leader negli allenamenti ma anche collante per i rapporti dello spogliatoio. Accompagna i più giovani al campo in macchina, come con Caligara, oppure è lui che si occupa dei simpatici siparietti canori per chi è nuovo in ritiro, come per Delpupo. Forte in campo ma soprattutto figura di riferimento fuori. Forse è questo secondo ruolo quello che serve di più a questo Cagliari per ripartire.
Il futuro
Tante belle parole che però non bastano per dare per certa la storia d’amore tra Nainggolan e il Cagliari. Prima c’è da convincere l’Inter. Impresa non semplice, anche se i nerazzurri hanno messo gli occhi su diversi dei gioielli di casa Giulini. I milanesi non presteranno ancora Nainggolan. La formula è quella dell’acquisto diretto. Di fatto quindi Radja potrebbe essere il grande peso sulle casse dei sardi per il prossimo bilancio. E non a caso le prime mosse di mercato, vedasi Marin, saranno dei prestiti con obbligo di riscatto alla prossima stagione. La volontà del giocatore aiuterà, anche perché l’Inter con la conferma di Conte non sembra voler fare un passo indietro su Nainggolan. Attenzione però all’ingresso nella trattativa di altri club. Perché l’Inter non ne fa una questione di cuore: chi più offre prende Radja.
Matteo Zizola