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Il Giudizi(z)o | Perché il 6,5 a Ceppitelli?

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Ultima partita da titolare il 2 agosto a San Siro contro il Milan, poi quasi 5 mesi tra positività, infortuni e gerarchie cambiate che lo hanno trasformato da inamovibile a esubero di lusso. Luca Ceppitelli è tornato tra gli undici scelti da Di Francesco a Roma, centrale nella difesa a tre messa in campo dal tecnico abruzzese e, curiosità, senza quella fascia di capitano ormai saldamente sul braccio di Joao Pedro.

La pagella

Ceppitelli 6,5: buon rientro dal primo minuto dopo quasi 5 mesi, disputa una gara solida. Leggermente sorpreso sul gol di Dzeko, ma nel complesso la sua partita è positiva.

Il difensore umbro aveva già lasciato buone impressioni nello spezzone contro l’Udinese quando con il suo ingresso in campo e il passaggio alla difesa a tre il Cagliari aveva smesso di soffrire i friulani. Di Francesco ha voluto ripetere l’esperimento dell’ultima mezzora di fronte ai bianconeri, ma a Roma ha scelto di schierare il 3-5-2 fin dal fischio d’inizio. Ai suoi lati Walukiewicz e Godín, i due che in sostanza lo hanno superato nelle gerarchie di Di Fra, Ceppitelli pur non mettendo in mostra una prestazione stellare ha comunque fatto il proprio dovere meritando secondo chi scrive la sufficienza piena.
I dati della Lega Serie A in merito alla sfida dell’Olimpico confermano le impressioni del campo. Ceppitelli è stato il giocatore rossoblù ad aver giocato più palloni (66), quello con la percentuale migliore di passaggi riusciti (89, contro un media di squadra del 74%) e soprattutto quello che ha effettuato più recuperi (9). Certo, è vero che in occasione del secondo gol giallorosso siglato da Dzeko avrebbe forse potuto fare qualcosa in più, ma in quel caso sarebbe eccessivo addossargli colpe dopo l’errore di Lykogiannis, mentre non si possono dimenticare i due interventi del primo tempo sul punteggio di 0 a 1 che hanno evitato a Cragno l’ennesimo uno contro uno della sua stagione, prima al 21′ su Pedro e poi al 37′ sempre sullo spagnolo ex Barcellona.

Un 6,5 di fiducia per un giocatore che è stato lontano dai titolari per tanti mesi, forse eccessivo in una gara persa per tre a due, ma che non può andare sotto la sufficienza in ogni caso. Va da sé che una rondine non fa primavera, a prescindere dal giudizio sulla gara di ieri Ceppitelli ha più volte dimostrato di non avere nella continuità di rendimento la sua forza principale, senza dimenticare che con il probabile ritorno alla difesa a 4 lo spazio per lui si ridurrebbe nuovamente. Contratto in scadenza a giugno, i tentativi di rinnovo per il momento non sono andati a buon fine e con gennaio alle porte Ceppitelli potrebbe salutare la Sardegna a breve. Come dichiarato da Di Francesco nel post partita, d’altronde, “E’ stato molto bravo, ha retto novanta minuti e lo ha fatto con personalità. Si è posto con la giusta personalità, da qui a dire quello che succederà ce ne passa, lo vedremo insieme”.

Matteo Zizola

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