Gli ultimi due successi contro Torino e Crotone sono arrivati dopo essere passati in svantaggio. Sintomo del grande spirito di un gruppo che non molla di fronte alle difficoltà.
“Volere è potere”, recita la copertina di un famosissimo libro. Sceso in campo con un 4-2-3-1 nuovo di zecca cucito da Di Francesco addosso ai suoi principali interpreti, il Cagliari ha conquistato due successi negli ultimi due incontri disputati contro Torino (3-2) e Crotone (4-2). Sette reti realizzate e una risposta decisa sul campo dopo un avvio di stagione che aveva visto i rossoblù conquistare un solo punto nelle sfide con Sassuolo, Lazio e Atalanta. Merito della nuova disposizione tattica, delle indicazioni del tecnico ex Sampdoria e delle ottime prestazioni di tanti interpreti rossoblù. Vero. Ma non solo. Nella riscossa isolana c’è infatti anche l’importantissimo ritrovamento della propria identità di gruppo. “Stiamo crescendo dal punto di vista della mentalità, paradossalmente soffriamo quando siamo nella nostra metà campo. Dobbiamo migliorare su questo aspetto”. ha confermato Di Francesco nella conferenza stampa di oggi. La mentalità, appunto. Un fattore che ha portato gli uomini dell’allenatore abruzzese a conquistare le ultime due vittorie dopo essere passato in svantaggio.
Grinta
L’ultima sfida che aveva visto i rossoblù protagonisti di una rimonta vincente risale addirittura alla stagione scorsa. L’avversario, quella Sampdoria con la quale gli isolani diedero vita ad un’emozionante battaglia poi vinta all’ultimo respiro col colpo di testa di Cerri. L’ultimo successo del Cagliari prima della lunga crisi d risultati che aveva poi portato all’esonero di Rolando Maran.
Grintoso, divertente ed efficace: sono queste le caratteristiche principali della banda plasmata da Di Francesco e capace nelle ultime gare di non disunirsi di fronte alle difficoltà che un vantaggio avversario può comportare. Elementi che l’allenatore abruzzese spera di rivedere nei suoi uomini anche domani sera, nell’importante match di campionato contro il Bologna di Sinisa Mihajlovic. Lo scenario sarà quello dello Stadio Dall’Ara, impianto dal quale gli isolani non escono con i tre punti nel sacco dalla lontana stagione 2009-2010 quando Matri regalò i tre punti all’allora tecnico Allegri. Un tabù vero e proprio, dunque, da sfatare al più presto con lo stesso spirito che ha contraddistinto le ultime uscite rossoblù.
Alessio Caria