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Isaias Del Pupo, talento argentino classe 2003

Delpupo: “A Cagliari dal 2017, sogno l’esordio in Serie A”

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Isaias Delpupo, talento argentino della Primavera del Cagliari e prospetto del quale si parla un gran bene, ha rilasciato un’intervista alla radio argentina La gloria o Devoto. Di seguito alcuni passaggi interessanti delle dichiarazioni rilasciate dal trequartista di El Socorro che oggi ha compiuto diciassette anni.

L’arrivo a Cagliari – “Avevo appena compiuto 14 anni quando sono partito dall’Argentina per la Sardegna, non mi pento di nulla e rifarei tutto anche se è stato difficile visto che ho dovuto lasciare tante cose nel mio Paese natale. È il mio sogno diventare professionista, ora sono tre anni che vivo a Cagliari e la vicinanza della mia famiglia mi aiuta, mio padre è arrivato a febbraio e mia madre ad aprile, mentre mio fratello è rimasto in Argentina a studiare. Non mi sono ancora reso davvero conto di quello che sto vivendo, ma voglio restare con i piedi per terra e allenarmi per fare le cose al meglio. Mi sono anche allenato con la prima squadra e proprio durante un allenamento con loro mi sono fatto male alla gamba destra a gennaio e per questo sono dovuto rimanere fermo per un po’ di tempo. Ho anche conosciuto Simeone e Nández, scambiato qualche parola con loro e sono ragazzi ottimi”.

L’ infanzia calcistica – Sono di El Socorro (Partido de Pergamino, provincia di Buenos Aires ndr), ho giocato per il per il Provincial y Traficos e successivamente ho fatto parte de El Socorro dove ho giocato alcune partite. Ho anche fatto un provino al Boca con cui ho disputato un torneo nel Sud, ma è arrivata l’opportunità a Cagliari, i compagni mi hanno accettato subito ed è diventato più facile restare qui”.

Il problema del Coronavirus – In questo periodo sono chiuso in casa e mi alleno con el profe del Cagliari con cui mi collego in videochiamata grazie a un’applicazione, mentre al supermercato vanno i miei genitori e prendo le dovute precauzioni come richiesto. Vivo vicino a Cagliari, in una cittadina che si chiama Assemini, sono vicino al centro di allenamento, ma è comunque una città piccola. Qui ci sono alcuni contagiati, ma a Cagliari ce ne sono di più, in ogni caso non possiamo andare nel capoluogo perché la polizia controlla chi si sposta. Per quel che riguarda la stessa situazione in Argentina sono in contatto con alcuni amici e mi raccontano che anche lì stanno in quarantena, ma mentre lì sono chiusi in casa da due settimane qui lo siamo da un mese. Certo, è una situazione brutta perché non si può uscire, però io sono tranquillo a casa e non c’è problema. La preoccupazione maggiore è quella dei miei parenti in Argentina per me e speriamo che tutto passi il prima possibile”.

Matteo Zizola

 
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