Il ventiseienne portiere rossoblù, spesso al centro di numerosi rumors di mercato, non ha tuttavia abbandonato la Sardegna. Dopo il traguardo delle 100 presenze in A col Cagliari, ieri sera è arrivato anche il debutto con gli azzurri di Roberto Mancini.
Decisivo, affidabile e con un vestito con i quattro mori cuciti sul petto che lo rende diverso da tutti gli altri supereroi. Il tempo vola, si sa, e l’amore tra i colori rossoblù e il suo portiere è rapidamente giunto al suo settimo anno di passione. Era il 2014 quando il primo Cagliari di Tommaso Giulini decise di puntare su quello che, ai tempi, era semplicemente Alessio Cragno, promettente estremo difensore messosi in luce in Serie B col Brescia. Un giocatore voluto dall’allora tecnico Zdenek Zeman, sfortunato protagonista in panchina della retrocessione degli isolani dopo soli 34 punti conquistati in 38 partite.
Prestazioni sottotono, qualche errore di troppo e l’ovvia insicurezza di un ragazzo alla sua prima esperienza in massima serie: dopo solo 16 turni di campionato, Cragno viene ufficialmente bocciato tra i pali. Al suo posto ecco Brkic, con Alessio costretto ad assistere fuori dal campo alla sciagurata discesa in serie cadetta della squadra. L’anno seguente, la storia pare inizialmente ripetersi. Storari in Sardegna per guidare la risalita del Cagliari verso la Serie A e Cragno inizialmente relegato in panchina, col classe ’94 fiorentino che fu tuttavia capace di riacquistare il posto da titolare nelle ultime 18 giornate. Poi, i prestiti alla Virtus Lanciano e al Benevento, per proseguire nel proprio percorso di crescita. Perché le qualità c’erano, ci sono sempre state. Avevano forse soltanto bisogno del giusto tempo per esplodere.
🌍 | NAZIONALI#Cragno, esordio con @Vivo_Azzurro #Walukiewicz, esordio con @pzpn_pl #Rog in campo con la @HNS_CFF
Orgogliosi di voi, ragazzi 👊🏼#forzaCasteddu pic.twitter.com/D5QmvUuQzz
— Cagliari Calcio (@CagliariCalcio) October 8, 2020
Protagonista
Come nelle più famose pellicole romantiche, anche la storia tra Cragno e il suo Cagliari ha vissuto il più bello dei “lieto fine”. Ventinove presenze in A nell’anno del suo ritorno in Sardegna, Premio Apport come miglior portiere della Serie A e primo posto nella classifica dei migliori estremi difensori in Europa per media voto (dati WhoScored) nella stagione 2018-2019. Dati che sanno di rinascita vera. Il Cagliari lo ha aspettato, ha creduto in lui; Cragno ha ripagato questa fiducia nel migliore dei modi. Nemmeno il brutto infortunio dell’agosto scorso ha fermato il giovane fiorentino, capace di riacquistare immediatamente il posto da titolare dopo la necessaria riabilitazione.
Contro l’Atalanta, quest’anno, il traguardo delle 100 presenze in Serie A per un portiere sempre decisivo e universalmente riconosciuto come uno dei componenti dell’elite del nostro campionato. Ieri sera, poi, l’esordio in azzurro nel successo della Nazionale in amichevole contro la Moldavia. La ciliegina migliore sulla torta dei 100 gettoni di Cragno col suo Cagliari. Nemmeno il mercato ha allontanato la Sardegna dal suo supereroe. L'”Uomo Cragno” è sempre lì, pronto a volare tra i pali per difendere la porta rossoblù.
Alessio Caria