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Costa Orientale Sarda, Loi: “Abbiamo smosso il territorio, in campo potevamo fare di più”

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Si è chiusa con una sconfitta interna la stagione del Costa Orientale Sarda, battuta 1-2 dal Cassino in un match tirato fino ai minuti finali. Il tecnico dei sarrabesi-ogliastrini Francesco Loi ha commentato la gara e l’intera stagione della sua squadra ai nostri microfoni. Queste le sue parole.

Sulla gara

“I ragazzi hanno fatto una buona gara, poi ci sta che su un episodio la vinci o la perdi, però ci interessava capire se eravamo in grado di reggere il campo in questa categoria con determinate situazioni e il campo ha dato buone risposte, anche sui giovani. È ovvio che perdere non fa mai piacere ma bisogna accettare il verdetto del campo. Quando provi tante soluzioni proiettate al futuro, al futuro molto prossimo, ci sta fare anche qualche passo falso. Noi avevamo la salvezza in tasca da tanto, ne abbiamo approfittato per far crescere tanti ragazzi giovani, per dargli minutaggio e trovarli un po’ più pronti a inizio stagione l’anno prossimo: questo ci rende orgogliosi. Ovviamente faremo le valutazioni sui risultati del girone di ritorno, perché obiettivamente potevamo fare di più”.

Sul bilancio della stagione

“Se visto in ottica societaria, è un bilancio molto positivo, perché anche oggi abbiamo buttato dentro un 2008, abbiamo fatto esordire in porta un 2005 che ha parato anche il rigore nel finale, quindi lo premia del lavoro di tutto l’anno. Abbiamo smosso un qualcosa che, soprattutto nel nostro territorio, non si vedeva da tanto perché ho notato che a ruota, un po’ tutte le società, anche di categorie inferiori, hanno fatto la scelta di dare spazio a ragazzi molto giovani e questo non può che farci piacere perché l’obiettivo primario del girone di ritorno era far giocare il più possibile i giovani del territorio, hanno giocato tanti 2008 che sono tre anni sotto età, 2006, 2007. La situazione però va vista in modo molto freddo questa estate, perché questa categoria richiede grande impegno e giocatori pronti. Noi abbiamo giocatori pronti e altri che devono essere ancora formati, quindi non va visto come marketing ma come programmazione futura”

Sulla risposta del territorio e sul futuro

“L’obiettivo è che questa società diventasse nel giro di tre anni auto-sostenibile, siamo a buon punto, ormai stiamo diventando un riferimento per i ragazzi, una piazza ambita anche da giocatori di categoria, nonostante le difficoltà che può presentare a livello logistico il nostro territorio. Ci sono tanti giocatori che hanno piacere di vestire questa maglia e tanti giovani che la prendono come obiettivo. Quindi il bilancio è nettamente positivo da questo punto di vista. Per la gestione di tutto, siamo al trenta per cento dello sviluppo e c’è tantissimo da lavorare sotto tutti gli aspetti, ma ne siamo consapevoli. In due anni si sono fatti passi enormi, si è data un’identità, una mentalità, idea di quello che si voleva fare e soprattutto lo si è fatto con i fatti, sul campo. È ovvio ci sarà da lavorare tanto questa estate, con le figure preposte a farlo, di alta professionalità, ne arriveranno altre, perché quello che conta è la struttura societaria e la struttura tecnica. In questo dobbiamo essere quasi perfetti, perché a differenza di altre piazze non ci possiamo permettere di sbagliare”.

Paola Cama

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