“Il Cagliari ha bisogno di punti. Li merita”. Parole pronunciate quest’oggi dal dg del Cagliari Mario Passetti nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Radiolina.
“Nessuno in assemblea di Lega di capacita della posizione della squadra – ha proseguito il dirigente rossoblù – ma siamo un po’ stufi di questi complimenti, ce ne facciamo poco. Bisogna continuare a proseguire sulla strada della solidità. Il Presidente ha detto che ci sono stati degli equivoci per alcune scelte. Il Covid ha scelto in maniera accurata i giocatori da colpire nella nostra squadra. Cercare di capire le cause ora serve fino a un certo punto. Ci sono 17 partite e ci sono le basi per salvarsi. Bisogna curare ogni minuto in allenamento e poi tornare ad analizzare tutto e capire perché dopo queste giornate abbiamo solo 15 punti. Rimpianti? Non è il momento e non ne avremo nemmeno a fine stagione. Magari ci sono delle scelte che avremmo potuto fare meglio o prima. Scelte in generale, legate a determinate giocatori o fatte in situazioni di emergenza. Abbiamo un rapporto ottimo con l’allenatore e si condividono le scelte. Chiaro che qualcosa, col senno di poi, si poteva fare in maniera diversa ma questo lo può affermare qualsiasi squadra. C’è troppa strada davanti per pensare a dei rimpianti. La classifica è fastidiosa e uso questo termine soltanto perché sono in radio”.
Su Di Francesco: “Lui è il professionista giuso per portarci fuori da questa situazione. Lo diciamo con cognizione di causa perché vediamo come lavora. La squadra si applica e fa quello che dice l’allenatore. Il rinnovo nasce dalla consapevolezza di non poter attuare quel progetto di identità del Cagliari. Quest’anno non è stato possibile e da qui deriva questa scelta più ampia rispetto al contratto originario. La cosa più importante è parlare poco ma dire le cose chiare. In quel momento era necessario mandare un messaggio chiaro e dire quali fossero le scelte della società. Ovviamente i media parlavano e facevano il loro lavoro, c’era pressione. Se il messaggio è stato recepito nelle ultime gare? Io dico di sì, la squadra è vera ma non dobbiamo cullarci troppo su questo fatto perché i punti sono stati pochi”.
Sulla gara con la Lazio: “Sto parlando con tante persone che mettono il Cagliari prima di tutto. Ognuno mi dice che ciò che serve è cambiare la mentalità e capire che bisogna salvarsi. Questo è difficile quando ci sono altre basi. La squadra ha cercato la solidità rispetto al bel gioco ma la prestazione è significativa in vista di ciò che dovremo fare da qui in avanti. I ritiri? Tutti arrivati in maniera naturale, non c’è stato niente di imposto. In ritiro si parla e si chiariscono degli aspetti che magari non si possono approfondire in allenamento. Nulla viene lasciato al caso”.
Sul mercato: “La priorità era quella di costruire un gruppo composto da persone che mettessero nel mirino il Cagliari prima dei loro interessi personali. Questo è ciò che voleva fare il ds e l’ha fatto bene. Questo mercato si è chiuso con Rugani e aperto con Nainggolan: è stato equilibrato rispetto alle nostre esigenze. Sono arrivati anche dei centrocampisti, non solo dei difensori. Su Rugani c’erano stati un interessamento e delle verifiche già nel mercato estivo. Poi non era stato possibile condurle fino alla fine. Nel momento in cui abbiamo capito che c’era la possibilità che il giocatore si spostasse ci siamo rituffati su di lui. Nell’ottica numerica dei difensori abbiamo pensato che ci sarebbero state partite ravvicinate e non era il caso rimanere scoperti. Già contro la Lazio, infatti, la sua presenza è stata determinante. Se Di Francesco è stato soddisfatto del mercato? La sua capacità di cambiare modulo è un pregio, non si adagia su una sola disposizione. Devi avere la squadra pronta a seguirti, cosa che si è dimostrata. Questo è un punto a nostro favore. I cambiamenti che ci sono stati sono dovuti più ad alcune situazioni. Con l’allenatore c’è un continuo scambio di informazioni. Quasi tutto di quello che ci eravamo prefissati in questo mercato è stato raggiunto quindi siamo soddisfatti”.
Sulle prossime sfide: “Sono gare importantissime, dobbiamo mettere in campo tutto quello che stiamo facendo in allenamento e ciò di buono che è stato fatto fino ad oggi. Nelle ultime tre trasferte non abbiamo portato a casa nemmeno un punto ma non meritavamo di perdere. Ci manca ancora un pezzettino ma il tempo dice che già domenica dobbiamo andare a prenderci ciò che meritiamo. Un cambio in panchina in caso di sconfitta? Questo è un problema che non si pone, c’è un contratto e una convinzione in un lavoro di grande passione e sacrificio verso la maglia che prima o poi darà i suoi frutti. Dobbiamo continuare a crederci e ce la faremo”.
Sul’assemblea di Lega: “Oggi è stata un po’ movimentata, si sta decidendo a chi assegnare i diritti tv e ci sono due contendenti forti come Sky e Dazn. Si deciderà probabilmente la settimana prossima ma al momento Dazn ha fatto un’offerta più importante. La spaccatura si è creata quando si è chiesto alle squadre se procedere ad una votazione o meno. Il Cagliari deciderà quando verranno chiariti alcuni aspetti”.
Redazione