“Youth power”, verrebbe da dire. Potere ai giovani, insomma. Perché in un Cagliari riuscito a riguadagnare metri in una corsa salvezza sulla quale sembravano ormai pronti a scorrere i titoli di coda, la giovane stella sarda di Andrea Carboni è tornata a brillare di luce rossoblù.
Talento
Secondo 2001 ad aver collezionato più minuti in questa Serie A (640). Alle spalle soltanto dello svizzero Simon Sohm (642) del Parma e davanti alla punta dello Spezia Roberto Piccoli (620). Titolare nelle ultime tre sfide di campionato contro Inter, Parma e Udinese e capace di lasciare all’asciutto proprio la macchina da gol Romelu Lukaku sotto il cielo di San Siro. Mattoncini importanti nel castello della maturazione calcistica del ventenne di Tonara. Il giusto riscatto per un ragazzo che, dopo l’esordio in massima serie del 22 giugno scorso contro la Spal e le sette presenze totali della passata stagione, sta finalmente ritrovando quella tanto ricercata continuità con la maglia del suo Cagliari. Una sorta di seconda pelle per lui.
Sceso in campo quest’anno contro Juventus, Spezia, Verona, Inter, Parma e Udinese, la positività al Covid-19 e una lenta ripresa fisica parevano ostacoli difficili da superare nella strada della seconda ascesa tra i grandi di Carboni. Una serie di pericolosi intralci resi ancora più ingombranti dalla difficile situazione di classifica di un Cagliari che, lentamente, ha visto concedere meno spazio al suo giovane 44 e al compagno Walukiewicz in nome di una richiesta maggior esperienza sulla linea arretrata. Come in una ricetta di cucina perfetta, ecco però le cinque presenze in Primavera – condite dai gol contro Spal ed Empoli e dal sapore della rinascita – e la costante fiducia del club a trasformarsi in ingredienti fondamentali nella nuova esplosione in rossoblù del giovane gioiello sardo.
Fiducia
Perseveranza, sudore e passione. Sempre. Perché il lavoro, in fondo, ripaga comunque i tanti sforzi fatti. Rimasto a Cagliari in estate per proseguire senza sosta nel proprio percorso di crescita in prima squadra, il recente rinnovo fino al 2025 con il club di Tommaso Giulini è in fondo il giusto premio per un ragazzo che, come Carboni, ha continuato a rincorrere il proprio sogno.
Quarantuno passaggi positivi, tre palloni recuperati e altrettanti duelli vinti. Sono i numeri dei 90 minuti che hanno visto protagonista Andrea alla Dacia Arena. La terza prova di spessore del ritrovato 2001 in questo campionato. Dati non banali che, anzi, avvalorano le prestazioni emotivamente forti di una specie di piccolo giocatore romantico. Uno di quelli che, per la propria squadra e per i suoi colori, sarebbero subito pronti ad indossare l’elmetto. Vedere per credere le lacrime che hanno arricchito di passione l’indimenticabile notte della rimonta sul Parma. Un’esplosione di gioia ed emozioni allo stato puro per un ragazzo diventato ormai uomo con i quattro mori cuciti sulla maglia. Una giovanissima arma in più per Leonardo Semplici nell’esplosivo finale di stagione del Cagliari.
Alessio Caria