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Cagliari | Oristanio e la prova del gol: a Lecce una chance da sfruttare

Gaetano Oristanio al tiro in Udinese-Cagliari | Foto Valerio Spano
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Sapere quello che si vuole dal proprio futuro non è mai una questione banale. Spesso, finisce per essere un vantaggio nella corsa immaginaria per arrivare ai propri traguardi, ancor di più in giovane età. Gaetano Oristanio è tra quei giovani che hanno le idee chiaro su quello che desiderano: a dirlo è stato Claudio Ranieri nell’ultima conferenza stampa, a due giorni dalla sfida del Cagliari contro il Lecce. Una gara in cui il giocatore scuola Inter sembra essere destinato ad avere una maglia da titolare sulle spalle.

Chance

La probabile assenza di Pavoletti e quelle certe di Shomurodov e Lapadula farebbero già crescere la percentuale di Oristanio nel sondaggio previsto per la scelta dell’undici iniziale. Ma è la partenza di Luvumbo per la Coppa d’Africa a dare la sterzata decisiva. Se gioca uno, non parte titolare l’altro, il riassunto delle parole del tecnico rossoblù dopo la sfida persa 2-1 in casa del Napoli, quando l’ingresso dell’angolano contribuì in maniera determinante al pari momentaneo di Pavoletti. Una scelta dovuta alla necessità di trovare la giusta scossa dalla panchina a gara in corso, come capitato nel caso del giocatore scuola Inter nella prima vittoria in campionato dei rossoblù, quella contro il Frosinone, quando proprio un sinistro a giro del numero 19 levò il tappo a un Cagliari fino a quel momento in balia dei propri errori. Un gol che non è poi però più arrivato nel corso della stagione nonostante i tentativi, tra sfortuna – come accaduto nel finale contro la Lazio – e scelte non perfette negli ultimi venti metri – vedasi l’occasione creata e poi non sfruttata nel primo tempo contro il Napoli. Nel mezzo mai una rinuncia all’uno contro uno, risultando proprio per questo insieme a Luvumbo i migliori per dribbling riusciti, con una gamba importante a supporto della fase offensiva ma preziosa anche in quella difensiva. La gara contro il Lecce sembra arrivare così nel momento giusto per cambiare prospettiva quando la porta si avvicina.

Rapporto

Esterno offensivo, trequartista, a volte seconda punta. Il profilo di Oristanio ha cambiato più volte tratti dall’arrivo nel calcio dei grandi, sin dalle due stagioni passate in Olanda al Volendam. Nei Paesi Bassi, Oristanio non ha mai avuto un rapporto con il gol continuo. Tuttavia, in entrambe le annate l’apporto in fase di realizzazione è migliorato nella seconda parte di stagione. Lavori e richieste differenti non hanno inoltre mascherato i possibili margini di miglioramento sottoporta. Nel primo anno passato nel nord dell’Olanda, in seconda serie, le reti per l’ex numero 10 della Primavera dell’Inter erano state 7, di cui 4 nella seconda parte della stagione. Quasi un segno di come in seguito all’adattamento a regole e compiti da svolgere, il feeling con la finalizzazione potesse crescere. Un solo gol nella scorsa annata in Eredivisie, arrivato a gennaio inoltrato contro il Groningen, quasi a confermare quanto vissuto l’anno prima. Con la maglia rossoblù la gioia del primo gol in A è arrivata in anticipo, ma i bisogni del Cagliari chiedono di andare oltre quei limiti che giovane età e pecche in concretezza hanno imposto a un giocatore che finora ha dimostrato di poter essere comunque uno dei pochi a creare superiorità numerica nella trequarti avversaria. “Di lui sono molto contento. Quando ha giocato o è subentrato ha sempre fatto la sua parte“, ha affermato Ranieri. Una stima che Oristanio potrà subito provare a ripagare sul campo, in una sfida in cui i rossoblù si giocheranno un pezzo di Serie A.

Matteo Cardia

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