Leader, trascinatore e uomo dei record. Contro il Benevento, il terzo match consecutivo in cui è andato a segno, risultando l’unico rossoblù a figurare nel tabellino marcatori delle ultime cocenti sconfitte rimediate dagli uomini di Eusebio Di Francesco. Magia da fuori area e rigore in casa della Roma, sigillo da da pochi passi contro il Napoli e tocco di rapace vero con i campani dell’ex Marco Sau e Pippo Inzaghi. Gol che rendono Joao Pedro sempre più “meravigliao”.
Bomber
Sono già 10 le reti del gioiello di Ipatinga in questo campionato. Una ogni 142 minuti (0,63 a partita) per il quarto bomber dell’attuale classifica marcatori di A, il brasiliano ad aver segnato di più tra i top cinque campionati europei nel 2020 appena conclusosi. L’attaccante che, a partire dallo scorso campionato, ha trovato la via del gol in più occasioni (28) in Serie A dopo Cristiano Ronaldo, Ciro Immobile e Romelu Lukaku. Numeri incredibili per il numero 10 rossoblù, già capace di collezionare ben 210 presenze con i quattro mori cuciti sul petto e ormai legato indissolubilmente ad un’isola, la Sardegna, abbracciata nel 2014 e trasformatasi lentamente nella sua seconda casa.
Responsabilità
“Ora bisogna stringere i denti. Sapevamo che il campionato è competitivo e dei momenti di difficoltà arrivano sempre. C’è ancora tanto da giocare, siamo al girone d’andata. Mi dispiace tanto perché la squadra non merita una situazione del genere. Riusciremo comunque ad uscirne”. Parole da simbolo di una squadra in crisi. Riassunto della voglia di ribaltare una classifica che vede ora il Cagliari pericolosamente invischiato nella lotta per mantenere la massima serie.
Sempre in campo dal primo minuto nelle 16 giornate fin qui disputate dai rossoblù e sempre decisivo. Perché “no Joao, no party”. Una prova? Quasi la metà dei gol messi a segno dagli isolani in questo campionato (23) portano la sua firma. Dietro al “Cholito” Simeone, alle spalle di Pavoletti e, come visto ieri contro il Benevento, in coppia col figliol prodigo Nainggolan. Il brasiliano è una delle pochissime note liete delle ultime uscite del Cagliari. Un giocatore a cui Di Francesco non può fare decisamente a meno e per il quale ha stravolto il proprio credo tattico ad inizio annata. Un trascinatore in cui, anche contro la Fiorentina, il tecnico abruzzese riporrà le proprie speranze per guidare l’armata rossoblù alla conquista di una battaglia decisiva.
Alessio Caria