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Cagliari, il pericolo Benevento arriva da fuori area

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Un rinvio di Cragno contro l Inter | Foto Emanuele Perrone
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Un faccia a faccia decisivo in un lunch match infuocato. L’obiettivo, in testa, soltanto uno. Scacciare una crisi preoccupante che vede il Cagliari di Di Francesco a digiuno di vittorie dal 2-0 casalingo del 7 novembre scorso contro la Sampdoria. Tanto, troppo tempo per i rossoblù. Domani, alla Sardegna Arena, ecco dunque l’importantissimo test col Benevento per andare a caccia dell’immediato riscatto dopo il pesante 4-1 di domenica col Napoli.

A confronto

Romanticismo ed efficacia. Perché quello con le streghe non sarà soltanto il caratteristico incrocio con gli ex Sau e Ionita ma, al contempo, una sfida delicata contro la principale sorpresa di questo campionato. Un undici compatto, una formazione ben plasmata da Pippo Inzaghi e capace di conquistare 18 punti nei primi 15 turni di A. Quattro in più di Joao Pedro e compagni. Una rosa ricca di rapide frecce e abili tiratori. Come riportato dalla piattaforma Opta, il Benevento è infatti la squadra che ha segnato più gol con conclusioni da fuori area in rapporto alle reti realizzate: ben cinque su 17 (il 29%). Quattro, invece, quelli del Cagliari, su un totale di 22 messi a segno. I rossoblù sono al contempo coloro che hanno subito più gol con tiri dalla distanza in questo avvio di stagione: sette. Un dato rafforzato dalla gran botta con la quale il napoletano Zielinski ha aperto l’ultimo poker azzurro alla Sardegna Arena.

Colpo del Ninja

Analizzando i dati WhoScored relativi alla stagione in corso è possibile inoltre osservare come il Cagliari concentri il 55% delle sue conclusioni verso la porta avversaria all’interno dell’area di rigore. Soltanto il 38%, invece, proviene da tiri dalla distanza. Un numero che pone i rossoblù al diciottesimo posto di questa particolare classifica, davanti soltanto a Genoa e Atalanta. Un trend che il cecchino Radja Nainggolan spera di invertire già a partire dalla sfida di domani pomeriggio, contribuendo ad incrementare la pericolosità dalla distanza dei rossoblù col suo destro preciso e potente. Nell’anno del terzo capitolo della lunga storia d’amore che lega il belga alla Sardegna, il Ninja spera dunque di ripetere quanto fatto nella scorsa stagione, quando tutti i sei centri messi a referto nelle 26 presenze totali collezionate furono frutto di conclusioni da fuori.

Leadership e prodezze. L’ex Inter scalda i motori.

Alessio Caria

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