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Joao Pedro | Foto Alessandro Sanna

Cagliari e salvezza, dal Benevento in poi non si può sbagliare

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Quattro finali, un unico obiettivo: conquistare almeno sette punti e risollevare le sorti di un girone d’andata deludente e al di sotto delle aspettative. La prossima sfida casalinga col Benevento, la trasferta del Franchi con la Fiorentina, il match della Sardegna Arena contro il lanciatissimo Milan di Pioli e la visita a Marassi al Genoa dell’ex Ballardini. Incontri decisivi, racchiusi in un mese di gennaio infuocato che farà scorrere i titoli di coda sulla prima metà di stagione rossoblù e dirà di più sul ruolo che il Cagliari di Di Francesco vuole interpretare in questo campionato.

Numeri 

Quindicesimo posto in classifica con soli 14 punti all’attivo. Tre lunghezze di distanza dal terzultimo posto occupato dal Torino e più cinque sul Crotone, ultimo in Serie A. Terza peggior difesa con 31 reti subite dopo gli stessi calabresi e i granata di Giampaolo e diciassettesimo posto per conclusioni dirette verso la porta avversaria (138 totali). Numeri che preoccupano parecchio per un Cagliari che non ottiene il bottino pieno dal 2-0 casalingo contro la Sampdoria del 7 novembre scorso e riuscito a collezionare soltanto quattro punti nelle ultime otto giornate. Ieri, alla Sardegna Arena, ecco poi il settimo k.o. stagionale in un pesante 4-1 interno con il Napoli che non ha di certo riscattato le ultime uscite di un 2020 avaro di emozioni per gli isolani.

Sfida agli ex

Ora, l’imminente incrocio col Benevento nel lunch match di mercoledì propone già “l’imperativo tre punti”. Una sfida non semplice contro una formazione – quella allenata da Pippo Inzaghi – vera e propria rivelazione di questa prima parte di stagione. I campani degli ex Ionita, Tello e Sau occupano attualmente il decimo posto della classifica e sono reduci dalla sconfitta per 2-0 contro la capolista Milan. Una gara che non ha tuttavia cancellato le ottime cose fatte intravedere nei primi 15 turni dalle streghe giallorosse, none in campionato per numero di tiri effettuati e capaci di centrare cinque successi (due in più del Cagliari) e conquistare ben 18 punti totali.

“Chi si ferma è perduto”, pronunciava il ragionier Guardalavecchia in un classico di Sergio Corbucci. Dopo i quattro gol subiti col Napoli, il Cagliari di Di Francesco ha l’occasione di rituffarsi immediatamente sul campionato per ripartire col piede giusto in un mini ciclo di fuoco e decisivo.

Alessio Caria

 
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