Alessandro Deiola da San Gavino Monreale รจ l’eroe che il Cagliari non meritava ma del quale aveva bisogno. Il suo gol contro il Sassuolo รจ solo l’ultimo tassello di una presenza decisiva per le sorti salvezza dei rossoblรน non solo in questa stagione, ma anche nell’impresa del passato campionato.
Due facce
Il cavaliere oscuro di Walter Mazzarri ha deciso di mettere la propria firma. Quattro gol in campionato, due in Coppa Italia, cento presenze totali con la maglia rossoblรน. Reti non di poco conto, perchรฉ Deiola รจ il giocatore piรน decisivo in termini di punti. Non Joao Pedro, goleador la cui importanza รจ evidente, ma il centrocampista di San Gavino. La prima marcatura contro il Milan, unica inutile ai fini del risultato finale. Poi Sampdoria, Torino e infine Sassuolo, tre gol che sono valsi nove punti, la metร delle sei vittorie totali raccolte in campionato dal Cagliari. Cosรฌ diverse e cosรฌ simili, con quella capacitร di inserirsi nei sedici metri avversari per raccogliere cross o le respinte che รจ stata fondamentale per dare opzioni differenti al gioco offensivo. Cosรฌ il brutto anatroccolo rossoblรน si รจ fatto cigno, gli errori tecnici compensati con l’anima da lottatore e la voglia di non mollare. La percentuale di passaggi riusciti difficilmente raggiunge percentuali elevate – il 71% contro i neroverdi – ma tra recuperi e corsa verticale il suo apporto non รจ quasi mai mancato. Simbolo della riscossa della squadra di Mazzarri, della rivoluzione che ha messo da parte i nomi per lasciare spazio a chi va oltre le proprie carenze con dedizione e sacrificio. Uomo delle grandi occasioni, il primo gol con il Cagliari alla prima presenza in campionato e seconda totale – 7 settembre 2015, Serie B contro il Crotone – e il nono e ultimo alla centesima in rossoblรน, quello dell’ultima giornata contro il Sassuolo.
Insospettabile
Sembrano lontanissimi i tempi di una cessione che appariva cosa fatta. Le sirene greche proprie mentre il rinnovo di contratto tardava ad arrivare, una valutazione ritenuta eccessiva dal Paok Salonicco a fermare la partenza verso il campionato ellenico. L’uomo degli addii e dei ritorni, dei prestiti di inizio stagione da rispolverare quando gennaio chiede forze fresche e l’occasione da attendere in silenzio. Lo scorso campionato il rientro alla base dopo i primi sei mesi a La Spezia, subito in campo contro il Sassuolo – corsi e ricorsi – e poi le tante panchine fino alla partita di Udine, crocevia della salvezza. Squadre che ritornano nel destino di Deiola, Semplici che con il numero 14 davanti alla difesa trova la quadra per la volata finale e una salvezza che sembrava utopia. Anche in questa stagione – la seconda in Serie A senza prestiti dopo quella del 2017-2018 – il centrocampista classe ’95 era pronto al ruolo di riserva dietro i piรน affermati compagni. Poi tra infortuni e problemi si รจ ritagliato il proprio spazio fino a diventare, di fatto, titolare inamovibile. Ventinove presenze delle quali 24 dal primo minuto, quasi sempre mezzala tranne alcuni tentativi estemporanei davanti alla difesa. Le difficoltร tecniche hanno lasciato il passo alla corsa, al tempismo negli inserimenti, a quei gol che lo vedono come unico tra i centrocampisti ad aver messo il suo nome a tabellino.
Valigie chiuse
L’esultanza contro il Sassuolo, braccia aperte verso la curva e il pugno che batte sul petto, รจ giร diventata iconica. Simbolo della voglia di non mollare nonostante tutto, la diffidenza vinta con i gol decisivi pur se i piedi a volte fanno storcere il naso. Nemo propheta in patria, si dice, ma Deiola nella sua patria vuole conquistare definitivamente il proprio posto. Senza piรน prestiti, senza piรน valigie da chiudere, aprire e chiudere ancora. Una salvezza, la scorsa, ha giร la sua firma, quella che il Cagliari vuole raggiungere nelle ultime cinque partite potrebbe avere ancora una volta il suo nome impresso. A suon di gol dell’eroe che i rossoblรน non meritavamo ma del quale avevano assoluto bisogno.
Matteo Zizola














