Esistono occasioni dettate dalle regole, opportunità da cogliere al volo e non lasciarsi scappare nella vita come nel calcio. Il caso poi vuole che nascere un anno prima o uno dopo possa fare una differenza enorme perché se sei un classe ’97 è un conto, se sei un ’98 un altro.
Il caso Simone Pinna
I due aspetti, le occasioni e l’anno di nascita, sono legati da un destino comune, una regola nota come lista da 25 ché se hai 22 anni le possibilità aumentano e se ne hai 23 potrebbero chiudersi le porte e il futuro diventare sinonimo di dubbi. C’è poi chi è cresciuto nella Primavera del club e grazie a ciò può avere la propria occasione anche se l’età ha superato quella di chi viene definito giovane nel mondo calcistico. Simone Pinna è l’esempio principe, i colori rossoblù come viatico della propria carriera e caratteristica fondamentale dalla quale può nascere l’opportunità di restare a Cagliari nel prossimo campionato. Quattro posti su 25 sono da occupare con giocatori cresciuti nel vivaio e nati dal 1997 in su, Pinna ha in sé entrambe le cose e dopo l’oblio vissuto con Maran e lo sfortunato prestito a Empoli potrebbe avere una nuova occasione anche grazie al regolamento. D’altronde al Cagliari quello del terzino è un problema storico, Pinna permetterebbe di prendere i classici due piccioni con una fava.
Gli altri “canterani”
Come l’esterno di Zeddiani sperano i vari Daniele Ragatzu, Simone Aresti e Alessandro Deiola, tutti cresciuti nel vivaio rossoblù e pronti a dire la loro per poter usufruire di quei posti che il regolamento, per certi versi, impone. Il fantasista di Is Arenas non ha certo sfruttato appieno le opportunità avute nell’ultima stagione, ora con Di Francesco l’ultima chiamata per dimostrare di poter restare in Serie A. Il portiere, protagonista della salvezza dell’Olbia, è il classico terzo affidabile e utile anche per lo spogliatoio, mentre il centrocampista di San Gavino potrebbe fare nuovamente le valigie destinazione Lecce dove si è fatto apprezzare fino all’infortunio che lo terrà fermo ancora per qualche mese. Il mercato dipende anche da questo aspetto, non è un caso che il nome di Marco Mancosu sia uno dei più gettonati non solo per l’ottima stagione in Salento, ma anche perché occuperebbe uno dei posti per i “canterani” così difficili da riempire. Proprio Mancosu potrebbe sostituire Deiola facendo il percorso inverso, lo stesso destino – il ritorno in Sardegna – si affaccerebbe nel futuro di Nicola Murru, altro elemento cresciuto con il Cagliari e che come Pinna ricoprirebbe un ruolo difficile da riempire. Non è un caso che dalla sua partenza verso Genova il Cagliari abbia faticato ad avere un nuovo proprietario della fascia sinistra, da Capuano a Pellegrini passando per Padoin e Lykogiannis i rossoblù ancora non hanno trovato un giocatore affidabile per il ruolo di terzino mancino.
I ritorni dai prestiti e i Primavera
Ventuno posti in lista per chi è nato dal 1997 in giù, ecco perché sul mercato non si guarda solo all’esperienza, ma anche a profili nati dal 1998 in avanti che sarebbero così salvi da discorsi di limiti numerici. Non solo, ma chi è già in rosa come Walukiewicz ha una doppia importanza tra il valore in sé e l’essere un giovane che non occupa spazi in lista. Discorso opposto per i vari Cerri, Ceter, Despodov, Romagna e tutti coloro che di ritorno dal prestito non rientrano nella categoria giovani e il cui futuro dipenderà anche da un aspetto prettamente anagrafico. Al contrario i quattro giovani lanciati nel post covid – Carboni, Ladinetti, Gagliano e Marigosu – possono sperare nella conferma anche grazie alla loro età, pur se il prestito in B o a Olbia appare la soluzione più probabile. La lista da 25 sarà dunque da tenere d’occhio soprattutto quando si avvicinerà la scadenza del 5 ottobre: esuberi da piazzare altrove, spazi da creare per nuovi innesti, ritorni alla base e giovani da inseguire saranno il mantra che accompagnerà le scelte in sede di mercato.
Matteo Zizola