Da oggi iniziamo una nuova rubrica a puntate realizzata insieme all’amica Nany, spagnola residente in Sardegna, professoressa ma anche studente di arte che racchiudere in alcune semplici etichette sarebbe riduttivo. Potremmo definirla semplicemente una grande amante della nostra Isola che descrive e racconta attraverso le sue pagina social (link) e il suo blog Una Amiga en CerdeƱa (link). Con lei faremo dei viaggi attraverso la cultura, la storia, le abitudini e le tradizioni della nostra terra visti da un punto di vista diverso, con gli occhi di chi pur non essendo nato qui si ĆØ innamorato delle nostre radici. Ma lasciamo parlare Nany e iniziamo con la prima puntata, dove la nostra Amiga en CerdeƱa ha pianificato per noi una giornata da passare insieme agli amici o alla famiglia visitando alcuni esempi di arte romanica al Nord della Sardegna.
Viaggio nel Romanico sardo
Ciao sono Nany e normalmente viaggio da sola, ĆØ il modo in cui mi piace di più viaggiare, ma in questa ho sperimentato per voi e per me un’escursione in compagnia.Ā Tutto ĆØ iniziato qualche anno fa, quando alcuni amici di Firenze mi hanno parlato della via del Romanico e della grande importanza del Romanico sardo come corrente artistica. Prima di iniziare a vedere con voi il piano di una giornata che sa di salto indietro nel passato, c’ĆØ da dire che ci sono molte chiese romaniche in Sardegna e la maggior parte sono molto belle e ben conservate, ma quello che ho fatto io ĆØ un percorso adatto alle visite in una giornata e a un territorio specifico, per poter ammirare le chiese romaniche più importanti in un ambiente confortevole, tranquillo e senza stress.Ā C’ĆØ un’applicazione che vi lascio alla fine dell’articolo insieme ad alcuni link che vi possono aiutare con molte informazioni sulle chiese e sul Romanico sardo, senza dubbio vi saranno utili nel vostro viaggio.
Prima tappa
Si comincia:Ā La prima tappa ĆØ alla āChiesa della SS. TrinitĆ di Saccargiaā.Ā GiĆ da lontano la vedrete apparire imponente sulle colline, si trova a 16 km da Sassari sulla SS597, sulla sponda destra verso Olbia da Sassari, nella strada tra Ploaghe e Codrongianos.Ā La chiesa ĆØ costruita in pietra calcarea e pietra vulcanica, che creano una curiosa combinazione di linee bianche e nere. Vedrete che la struttura ĆØ semplice, ĆØ a navata unica, e presieduta da tre absidi.Ā Davanti alla facciata c’ĆØ un bellissimo portico che non lascia indifferente nessuno, con sette archi a tutto sesto che poggiano sui pilastri, al centro sulle colonne bianche ci sono i capitelli decorati con quattro figure alate e mostruose. Secondo quanto ho letto, c’ĆØ una storia che racconta che Costantino I de Torres e sua moglie, che passavano di lƬ in viaggio, si fermarono a pernottare nel convento dei monaci camaldolesi che vi avevano fondato la loro abbazia. E quella notte chiesero alla vergine che i monaci adoravano un figlio, facendo un voto. CosƬ, quando nacque il loro primogenito, fecero costruire la chiesa come ringraziamento. Fu completata nel 1116 sulle rovine di un preesistente monastero. All’interno possiamo vedere l’unico affresco conservato sull’isola, che mi ha lasciato davvero senza parole poichĆ©, o per la disposizione o per i colori imponenti, riesce ad avvolgerti nella storia che vuole raccontare. Fu completato nel 1116. Ć il più famoso dell’intero percorso che vi consiglio e vale sicuramente la pena visitarlo se vogliamo portarci un bel ricordo di questa giornata tra il Romanico sardo.
Seconda tappa
La tappa successiva ĆØ a āSanta Maria del Regnoā nel piccolo paese di Ardara, a circa 15 minuti da Saccargia. Ć immediatamente riconoscibile perchĆ© si vede in cima alla collina dove si trova il paese e la si nota appena si entra nella piazza principale. Questa chiesa ha caratteristiche diverse dalla precedente in quanto la pietra della sua costruzione ĆØ di diversi colori e non ha un portico. La cosa più bella da vedere ĆØ l’interno, ĆØ divisa in tre navate separate da alcuni portici di colonne in cui si possono vedere alcuni dipinti che appartengono al XVII secolo e in cui sono rappresentati apostoli e santi. Alzando lo sguardo verso l’altare maggiore troviamo un’enorme pala che ĆØ composta da 31 tavole e misura circa 10 metri di altezza per 6 di larghezza, uno spettacolo da non perdere.
Terza sosta
Dopo aver preso un aperitivo al bar del paese continuiamo il nostro cammino verso la prossima tappa, la chiesa di “Sant’Antioco a Bisarcioā, si trova sul lato sinistro della strada a circa 15 minuti da Ardara, attualmente la strada ĆØ in costruzione ma se fate attenzione vedrete le indicazioni che indicano la deviazione a sinistra appena oltrepassato l’incrocio di Ozieri, territorio di cui fa parte la chiesa e che, tra l’altro, conserva innumerevoli resti preistorici di altissimo interesse e che consiglio di visitare senza dubbio, ma di questo vi dirò di più in un’altra occasione.Ā Avvicinandoci alla chiesa, che ĆØ isolata in mezzo alle campagne, la si nota da lontano, ma non potete immaginare quanto sia bella. Ho lasciato l’auto appena sotto, su una piccola piazzola (anche se si può salire fin su in macchina). Io ho preferito farlo a piedi, perchĆ© sono 5 minuti e ne vale davvero la pena. C’ĆØ un percorso molto bello di 100 metri che sale una scalinata in pietra attraverso la quale si scopre la facciata della chiesa, quando arrivi in āācima c’ĆØ un piccolo ufficio dove puoi noleggiare una guida che costa 3 euro, la mia si chiamava Maria Cristiana ed era molto simpatica (Maria Cristiana, se leggi questo mi devi un caffĆØ). Ci ha spiegato tutto quello che c’ĆØ dentro, e ci ha fatto accedere alla parte sopra il portico, che mi ĆØ piaciuta di più di tutto e ha molto fascino. Questa chiesa ĆØ documentata per la prima volta tra il 1065 e il 1082. Vi consiglio di dare un’occhiata a ogni dettaglio di questo monumento perchĆ© ha molte cose curiose da vedere che ci fanno capire meglio i tratti strutturali e cosa fosse realmente il Romanico sardo.
Pranzo e quinta tappa
A questo punto ci siamo lasciati alle spalle la chiesa e siamo tornati per la strada percorsa allāandata per dirigerci verso il Monte Limbara, che si vede in lontananza. Dicono che questo monte rappresenta un confine naturale tra la Gallura e il Logudoro. Nella zona troviamo paesi e borghi molto belli come Tempio, Calangianus, Oschiri e Berchidda, quest’ultimo per il quale ho una predilezione per le sue meravigliose “panadas” che sonoĀ buonissime. La nostra prossima chiesa di destinazione si trova in una bellissima vallata che scorre attraverso il fiume Coghinas e dalla quale vedremo il lago omonimo. In questo territorio del comune di Oschiri troviamo anche un’incredibile quantitĆ di resti archeologici, dalla preistoria, attraverso la civiltĆ nuragica, romana e medievale. Se vorrete dunque potreste fermarvi anche per una sosta extra dal nostro percorso sul romanico sardo.Ā Quindi dopo altri 15 minuti di viaggio lungo la E840 troviamo l’imponente Santuario di “Nostra Signora di Castro” l’ingresso ĆØ gratuito, e sono aperti tutti i giorni dalle 08:00 alle 17:00 (nel caso si volesse chiamare per assicurarsi dellāapertura il numero ĆØ 079-733018, con +39 se chiamate da fuori Italia). Ebbene, come vi dicevo, ĆØ un gioiello Romanico che non può mancare nel nostro tour, ĆØ tutto molto ben curato e nel patio, appena entri, ci trovi un grande albero. Fu edificata alla fine del XII secolo con facciata in trachite rossa. La chiesa ĆØ piccola con un’unica navata centrale lunga 11 metri per 6 di larghezza, ma da cui, sulla destra, nasce il portico che fu aggiunto successivamente. Dall’esterno si possono vedere anche un’abside semicircolare e un tetto in legno con capriate.
Finita la visita abbiamo iniziato ad avere fame, quindi siamo andati a Oschiri e abbiamo mangiato molto bene in uno dei ristoranti che abbiamo trovato. Vi consiglio di fermarvi in questo paese per una pausa ristoratrice.Ā Dopo aver mangiato e visto che ci sono rimaste solo due chiese da vedere, ci siamo diretti verso quella successiva, che dista circa 35 minuti. Sempre meglio usare il GPS per trovarla.
Penultima tappa a Bulzi
La chiesa si trova alla periferia del paese di Bulzi ed ĆØ denominata “San Pietro del Crocifisso”, ĆØ molto caratteristica per la sua facciata bicolore arricchita da archi in calcare chiaro. La sua posizione ĆØ unica, c’ĆØ chi la considera un’opera architettonica particolare per le sue caratteristiche, con lo sfondo delle montagne da una parte e i prati e le rocce dell’Anglona dallāaltra. La struttura ĆØ piccolissima e pittoresca, forse ĆØ il silenzio che la circonda, le colline, o la sua forma, ma fa davvero tornare indietro nel tempo. Anche questa ĆØ composta da una sola nave ed ĆØ stata fatta nel 1050, purtroppo era chiusa quando siamo arrivati e non abbiamo potuto vederla dentro, ma tornerò senza un dubbio.
Merenda e ultima tappa
A Bulzi abbiamo deciso di fare un altro aperitivo per riprendere le forze al bar del paese, per poi proseguire fino all’ultima tappa del nostro percorso. La mia chiesa preferita, “Nostra Signora di Tergu”, senza dubbio la chiesa più bella di tutte, per il mio gusto.Ā Molto piccolina, ma ha qualcosa che la rende speciale. Magari la sua colorazione ĆØ un po’ simile a quella di āNostra signora di Castroā ma questa di Tergu ha colori ancora più vividi. Il momento più adatto per visitarla ĆØ sicuramente al tramonto, poichĆ© i suoi colori diventano ancora più magici. Per questo lāho lasciata per ultima. Ci sono riferimenti alla sua fondazione tra gli anni 1065 e 1082 per ordine di Mariano I de Lacon Gunale. Fondata dai monaci benedettini di Montecassino, rappresenta totalmente un’architettura romanica con grande influenza di stile pisano e lombardo. Intorno alla chiesa si possono vedere i resti di quella che fu l’abbazia dei monaci, ma senza dubbio questo piccolo gioiello ti lascerĆ completamente innamorato della sua facciata e del suo ingresso.
Fateci sapere nei commenti o in privato come ĆØ andata la vostra giornata in una parte dell’arte romanica in Sardegna. E consigliateci se anche voi avete fatto dei piccoli itinerari di viaggio di una giornata sull’Isola per vedere più monumenti, correnti artistiche o paesaggi naturali da non perdere. Di seguito vi lasciamo alcuni link utili per il vostro tour nel Romanico:
–Ā Home | Fondazione Sardegna Isola del Romanico (romanicosardegna.org)
–Ā IterrCost – Home page (itinera-romanica.eu)
–Ā SardegnaCultura – Sardegna Cultura
Nany di Una Amiga en CerdeƱa




















