I nostri giudizi sui rossoblù di Davide Nicola impegnati a Bologna contro i felsinei di Vincenzo Italiano, terminata con il risultato di 2-1 in favore dei padroni di casa.
Caprile 7 – Attento nel primo tempo sulle avanzate del Bologna, spiazzato da Orsolini sul rigore dell’1-1. Nella ripresa sale in cattedra: vola a togliere dall’incrocio il destro di Castro, poi manda sopra la traversa il tocco fortuito di Zappa.
Zappa 5 – Dominguez da limitare è una brutta bestia, ma il capitano di giornata è attento sul giovane argentino. Nella ripresa è Cambiaghi a ronzargli intorno. Sfiora l’autogol al 55′, si ritrova a metà strada sulla ripartenza di Cambiaghi che porta al 2-1.
Mina 6,5 – Primo tempo da masterclass della difesa, contro un centravanti “fastidioso” come Castro: il colombiano giganteggia sull’avversario, che nella ripresa spesso gli gira al largo. Riscatta ampiamente la brutta prova contro la Juventus.
Luperto 6 – Fa bene il suo lavoro in area, nella ripresa si occupa di Odgaard e dietro tiene in piedi la baracca insieme a Mina.
Obert 5,5 – Soffre la verve di Orsolini, ma riesce a contenerlo bene. Prende un giallo che gli costa il cambio all’intervallo (dal 46′ Felici 4,5 – Entra e sul primo pallone che arriva dalle sue parti commette un ingenuo fallo su Cambiaghi che costa il rigore dell’1-1. Risente dell’errore commesso, risultando spesso invisibile, sia a sinistra che a destra).
Zortea 5,5 – In zona gol sembra il lontano parente del bomber ammirato a inizio 2025, ma si applica bene in fase difensiva seguendo le consegne di Nicola. Manca però lo spunto, dovuto alla recente (e ormai ben nota) stanchezza (dal 76′ Gaetano 5,5 – Non è al meglio e si vede, prova a dare il suo contributo ma con scarsi risultati).
Makoumbou 6,5 – Primo tempo sontuoso del play rossoblù, metronomo perfetto della “fisarmonica” nelle due fasi impostata da Nicola. Nella ripresa cala di intensità e rendimento, ma la sua gara è ampiamente sufficiente (dall’84’ Viola sv – Prova a sfruttare il suo mancino, invano).
Adopo 5,5 – Bravo in fase di non possesso, meno in quella di proposta offensiva. Fa legna in mediana, ma raramente riesce a “strappare” (dal 66′ Marin 5 – C’è ma non si vede. Il Cagliari dovrebbe cercarlo, ma non lo fa e le sue doti non si vedono. Gestisce malissimo quello che poteva essere l’ultimo pallone utile per orchestrare un’azione da gol).
Augello 6 – Schierato a sorpresa come esterno alto, disegna il cross dolcissimo per il gol di Piccoli. Nella ripresa arretra con l’ingresso di Felici, non riesce a leggere bene il cross di Cambiaghi su cui Orsolini trova il 2-1.
Luvumbo 5,5 – Torna da titolare dopo 78 giorni e prova a dare il suo contributo in fatto di imprevedibilità. Ci riesce a metà, non aiutato dalla fama di “cascatore” che ormai è ben nota alla classe arbitrale, con Zufferli che non gli fischia nemmeno alcuni falli abbastanza evidenti. Esce dolorante al 66′ (dal 66′ Coman 5 – Dentro per dare pericolosità all’attacco del Cagliari, ma non riesce mai a incidere nella zona calda).
Piccoli 6,5 – Solita partita di grande sacrificio per il centravanti bergamasco, che trova il settimo gol del suo campionato iniziando e finalizzando una grande azione. Combatte contro Erlic prima e Casale poi, fa quel che può fino all’ultimo.
All. Davide Nicola 5 – Prepara la partita proponendo un 4-4-2 che occupa bene gli spazi in campo nel primo tempo. Chiede più praticità ai suoi e il gol di Piccoli sull’unica azione da gol creata sembra andare in quella direzione, ma per il resto della gara il suo Cagliari non arriva mai a fare paura alla difesa del Bologna, che nella ripresa è bravo a sfruttare i regali dei rossoblù per far sua la partita. Una strategia che alla lunga non paga, perché per quanto la gara sia rimasta in piedi fino all’ultimo il Cagliari non dà ancora l’impressione di essere in grado di poter speculare, specie contro squadre come il Bologna. Neanche i cambi lo aiutano e la sua squadra esce da un trittico da paura con un solo punto in tasca, pur con una classifica che tutto sommato non fa troppa paura. Ma non è una consolazione, anzi: contro il Genoa servirà un altro tipo di prestazione, ma soprattutto un altro risultato.
Dall’inviato a Bologna Francesco Aresu