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Dinamo, a Varese un ko poco doloroso: ora tre match per studiare il futuro

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Alzi la mano chi solo poche settimane fa si sarebbe rammaricato per i mancati playoff di una Dinamo Sassari che viveva uno dei suoi momenti più difficili della sua storia in Serie A1. La sconfitta di Varese non permetterà ai biancoblù di partecipare ai playoff per il secondo anno consecutivo, un obiettivo quello della post season già complesso anche in caso di vittoria considerato il calendario delle ultime tre giornate di campionato.

Stop
Trento, Brescia in casa e Trieste. Anche il più ottimista difficilmente avrebbe immaginato un filotto di successi che avrebbe fatto balzare la squadra di Bulleri nella griglia delle otto migliori squadre del campionato italiano. Il ko di Masnago toglie ogni dubbio, con Venezia distante ormai sei punti e che avrà nella prossima partita la gara contro una Pistoia sempre più alla deriva e rassegnata alla retrocessione. Contro Mitrou Long e compagni, Sassari ha dovuto ancora rinunciare al suo centro titolare Miralem Halilovic e, soprattutto, a Rashawn Thomas, vero e proprio leader sul parquet di questa squadra nonostante le poche settimane dal ritorno. L’assenza del lungo classe 1994 si è fatta sentire nei momenti topici della gara in cui ai padroni di casa sono stati concessi tanti rimbalzi che hanno portato a punti da seconde chance. Le percentuali incredibili di Librizzi e Alviti hanno fatto il resto, la Dinamo è stata costretta a una gara a inseguimento: una situazione che porta fisiologicamente a un calo di lucidità nel finale, con Sassari che comunque è stata vicinissima a riprendere gli avversari, ma è mancato il guizzo per riequilibrare perfettamente la gara e il canestro dall’area di Hands a chiudere definitivamente i conti.

WEBer
Giocando con il suo cognome, Brianté Weber si è dimostrato ancora una volta una rete che poco ha fatto trapelare in certi momenti della gara. L’ex Reggio Emilia è stato la nota più positiva della gara contro i ragazzi di coach Kastitris; una prestazione da top scorer ma non solo, anche di difesa e capacità di infondere sacrificio e intensità ai compagni. Accanto a lui Bibbins, Fobbs e Cappelletti riescono a dare qualcosa in più, con i tre esterni più che positivi sul parquet di Masnago nonostante alcune palle perse dolorose nel finale. Una sconfitta figlia dei dettagli, di qualche mancato protagonista (vedi Renfro) e forse di una maggior fame di vittoria di Varese, costretta a vincere per chiudere il discorso salvezza. Archiviate definitivamente le speranze playoff ora per la Dinamo è tempo di giocare senza alcun tipo di pressione, ma già con uno sguardo al futuro. Tre gare per capire se ci sono le volontà e i presupposti di continuare l’avventura insieme in biancoblù, con le trattative per le conferme di Bulleri e Thomas che sono già in piedi. Per il tecnico di Cecina il futuro sarà molto probabilmente in Sardegna, mentre per quella del lungo ci sarà ancora da discutere, con l’infortunio muscolare delle ultime settimane che potrebbe aver rallentato qualche ragionamento. Su parte del roster, escluso il gruppo dei giovani italiani con contratto pluriennale, i ragionamenti si faranno anche nelle prossime partite con tre gare utili a mettere tutti sotto esame e pianificare già il 2025/2026, per i primi 16 anni della Dinamo Sassari in Serie A1. Traguardo che a un certo punto della stagione non era affatto così scontato.

Matteo Porcu

 
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