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Cagliari: Razvan Marin e quell’occasione mancata della gestione Nicola

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Il curioso caso di Razvan Marin. Da acquisto quasi inatteso, come cavallo di ritorno estivo, a jolly a sorpresa di tutta la prima parte di campionato, per poi tornare una valida alternativa e via via sempre meno centrale nel progetto Cagliari. Non senza malumori. Il tutto restando uno dei profili internazionali con potenziale più mercato in casa rossoblù visto l’ottimo momento da leader vissuto con la sua Romania.

Contesto

Con il contratto in scadenza tra un anno, rinnovato al momento del prestito ad Empoli, Marin è una pedina che la squadra isolana dovrà essere brava a gestire. Non è un segreto che il calciatore dopo tante promesse di maggiore spazio in campo a gennaio avesse anche preso in considerazione l’idea di lasciare definitivamente la Sardegna. Opzione però che non si è concretizzata per l’assenza di un’offerta che potesse accontentare tutte le parti. Nell’ultimo periodo il club ha provato ad abbozzare con il giocatore e il suo entourage un dialogo per un eventuale rinnovo, ma al momento il centrocampista non sembra voler prendere in considerazione l’ipotesi. Con l’estate che salvo sorprese (in panchina e non solo) dovrebbe essere il momento in cui una volta per tutte le strade dell’ex Ajax e del Cagliari si potrebbero separare.

Qualcosa si è rotto

E dire che a inizio stagione proprio il rapporto consolidato a Empoli con Davide Nicola sembra uno dei punti di forza per Marin. Che ha vissuto un autunno dall’ottimo rendimento internazionale, tanto da risultare uno dei migliori profili della Nations League con la Romania. Poi il progressivo cambio di modulo e la sostanza preferita alla qualità in mezzo al campo hanno tolto via via sempre più minuti al classe ‘96. Per Marin da inizio 2025 appena 184 minuti giocati, circa due partite spalmate in 4 mesi e 13 gare. Una sola occasione dal primo minuto: a Torino (sconfitta 2-0 alla ventiduesima) in una delle più brutte serate stagionali dei ragazzi di Nicola. Addirittura nell’ultimo mese appena 16 minuti all’Olimpico da subentrato contro la Roma, per il resto solo panchine. Nel frattempo in nazionale sono arrivate altre due prove da titolare e una rete contro San Marino. E dire che per numeri (3 gol e 2 assist) Nadir Zortea e Roberto Piccoli hanno inciso di più nel Cagliari di quest’anno rispetto a Marin. Con la differenza che Zortea ha giocato 2.173 minuti in campionato, Piccoli 2.613, e Marin appena 1.133 (dati Transfermarkt).

Futuro

Chiaro che in un contesto come questo parlare di eventuale rinnovo, che a livello di mercato farebbe una grande differenza per il Cagliari, pare quasi utopistico. E risulta evidente che con Marin in ottica cessioni i rossoblù abbiano sprecato più di un’opportunità. Non solo a livello di bilanci, il giocatore fu acquistato nel 2020 per circa 6,7 milioni di euro e ora con più o meno un milione i rossoblù rientrerebbero dell’investimento senza fare minusvalenza ma anzi mettendo a segno un piccolo + nei bilanci. Ma si parla proprio di un calcolo resa-benefici che un giocatore come Marin poteva portare e invece per scelte extra campo non ha portato. Provare a chiudere il prima possibile il discorso salvezza a livello matematico per i sardi sarebbe utile anche per dare più spazio, sia in chiave rapporti che in chiave prossimo mercato, a profili come quello di Raz. Un calciatore sicuramente di qualità che per un motivo o per l’altro a Cagliari non ha mai trovato il treno giusto da prendere.

Roberto Pinna

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