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L’Analisi | Tempi d’Uri, Cos un punto che riaccende le speranze

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Altra giornata in archivio per le squadre sarde impegnate nel girone G della Serie D. Il Latte Dolce vince in rimonta contro il Cassino, ottenendo tre punti pesanti. Termina 0-0, invece, il match tra Olbia e Terracina. Pareggio anche tra Savoia e Cos con i gialloblù che sfiorano l’impresa, ma si fanno riprendere negli ultimi minuti. L’Ilvamaddalena frena ancora dopo il ko contro il Cassino, ed esce sconfitta stavolta per 3-0 nel match contro la capolista Guidonia. Sconfitta pesante anche per l’Atletico Uri che, dopo essere passato in vantaggio, perde in rimonta lo scontro salvezza contro il Real Monterotondo.

Olbia

Un punto che muove la classifica, un punto che dà maggiore tranquillità, ma in particolare un punto utile per proseguire il cammino verso la salvezza diretta. L’Olbia ritorna da Terracina con uno 0-0 di fondamentale importanza che certo, guardando al momento e alla posizione in classifica dell’avversario, era una chance per far registrare un +3 che avrebbe permesso di archiviare ipoteticamente la salvezza, ma allo stesso tempo è un risultato che nell’economia del campionato e guardando alle altre gare di giornata è da tenere stretto. I bianchi hanno dimostrato solidità: provando a pungere quando possibile e sapendo soffrire quando necessario. Una prova di maturità frutto del lavoro fatto da mister Zé Maria in questi mesi, ma anche degli innesti importanti arrivati nel mercato di gennaio che oltre a portare qualità e carisma, hanno portato quel senso di appartenenza utile per il cambio di marcia. Una pratica salvezza diretta che ancora non è chiusa, ma che potrebbe essere archiviata matematicamente nella sfida in programma giovedì al Nespoli prima della Pasqua. A Olbia arriverà la Sarnese, terza piazza del campionato che nell’ultimo turno ha avuto la meglio per 1-0 contro la Paganese. Una squadra che lontano dalle proprie mura ha il miglior rendimento del campionato (alla pari del Guidonia) con 25 punti conquistati (7 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte). In una tappa che sa quasi di bivio: se vinta che potrebbe aprire a un finale di campionato più sereno e tranquillo, se persa invece porterebbe a un finale di campionato incandescente (con il derby di Uri e la visita della vice-capolista Gelbison potenzialmente in lotta per il primato a chiudere la stagione regolare). Momento decisivo della stagione che arriva in un periodo in cui il campo e i risultati hanno dato certezze ai bianchi, con Ragatzu e compagni che ora dovranno mostrare il carattere delle ultime uscite per provare ad archiviare definitivamente un’annata molto complicata. (a.o.)

Latte Dolce

Il Latte Dolce di mister Michele Fini dopo la cocente sconfitta sul campo del Real Monterotondo per 1-0, mostra lo spirito da salvezza e spazza via un Cassino arrivato a Sassari da terzo della classe. Una prestazione fatta di carattere e cinismo, con i biancocelesti abili non solo nel mantenere la calma dopo il gol incassato in maniera goffa dalla bandierina, ma ancor di più nel capitalizzare al meglio gli episodi avuti a propria disposizione. Una scintilla scattata durante i 90 minuti che ha permesso ai sassaresi, come giustamente detto da mister Giuseppe De Nisi (vice di Michele Fini), di ritrovare la spensieratezza e la tranquillità dei giorni migliori. Fattori che hanno permesso al Latte Dolce di trasformarsi nuovamente nella squadra implacabile vista in casa durante questa stagione regolare. Tre punti che valgono come oro e che permettono a Cabeccia e compagni di ritornare nelle acque calme della classifica mettendo due lunghezze di distanza tra sé e la zona playout. Ritrovata spensieratezza e atteggiamento battagliero che dovranno essere lo spirito guida dei biancocelesti in queste ultime tre tappe del campionato, a partire proprio dalla prossima sfida sul campo del Trastevere. Una tappa capitolina in cui, come detto in maniera lucida e saggia dal giovane portiere Michele Marano, servirà vincere senza se e senza ma. Scrollandosi di dosso le paranoie mentali del tabù trasferta per andare alla ricerca di tre punti dall’altissimo peso specifico. Segnali importanti arrivati in termini di carattere, ma in particolare sotto l’aspetto dei singoli. Dalla prestazione di Tesio, mastino del centrocampo e geometra dei sassaresi, dalla solidità e affidabilità dimostrata da Ferrante, passando per i due match winner Odianose e Sorgente, il primo autore di una doppietta il secondo del suo 13° gol stagionale. Segnali positivi, ma ancora tre finali da giocare come detto dal direttore generale Fantoni, per un Latte Dolce che dopo essere uscito dalle acque calde ora dovrà confermarsi per conquistare la salvezza diretta. (a.o.)

Ilvamaddalena
La salita non è ancora finita. La sconfitta casalinga col Guidonia, pesante più nel risultato di 0-3 che per quanto visto in campo, ha riportato i maddalenini con entrambi i piedi in zona play-out ma non è questo il momento di farsi prendere dal panico: capitan Di Pietro e compagni hanno il destino nelle proprie mani. Al cospetto della capolista del girone gli isolani colpiscono due legni e applaudono due grandi interventi del portiere ospite che hanno tenuto il risultato a favore degli ospiti pur con una prestazione positiva dei ragazzi di Sandro Acciaro. Se proprio si volesse trovare un appunto potremmo evidenziare che la squadra si è disimpegnata egregiamente nei primi 70 metri, ovvero fino alla trequarti avversaria, quando qualità del Guidonia e giornata storta di qualcuno dei protagonisti biancocelesti hanno spento tante velleità di muovere la classifica. D’altronde, il concetto era già stato espresso la settimana scorsa, quando un buon primo tempo senza gol costò la sconfitta a Cassino. Dopo la pausa pasquale gli ultimi tre turni vedranno l’Ilva impegnata a Monterotondo, quindi Paganese in casa e Trastevere in trasferta. Tradotto: uno scontro diretto subito contro una squadra che precede di 3 punti gli isolani, una sfida contro una squadra in lotta play-off e chiusura contro una squadra che potrebbe essere già salva e “morbida” all’ultima. Insomma, citando una vecchia canzone: “non è facile però è tutto qua”, la salvezza diretta è a portata di mano, a patto di ritrovare la via del gol. (c.i.)

Costa Orientale Sarda

Punto prezioso come l’oro e pesante come il piombo quello conquistato dal Costa Orientale Sarda sul campo del Savoia. Un pareggio che vale tantissimo, contro un’avversaria alla ricerca del successo per tentare l’aggancio alla zona playoff. Qualità della rosa, ma allo stesso tempo motivazioni e fame da salvezza che hanno permesso al Cos di condurre una gara importante e di mancare per soli 4 minuti l’appuntamento con i tre punti. La prestazione, nonostante tutto, rimane di livello: sia per l’abilità mostrata dai sarrabesi-ogliastrini nel tenere botta alle diverse occasioni dei campani in particolare nel primo tempo, sia per il cinismo che ha permesso a Romano di capitalizzare al meglio l’errore del Savoia. Ma ancor di più è fondamentale l’1-1 conquistato in terra campana, perché consente a Piredda e compagni di tirarsi fuori dalle acque caldissime della classifica e di raggiungere la zona playout. Una ventata di tranquillità che dà morale, ma allo stesso consapevolezza in vista delle tre tappe finali della stagione regolare. Momento decisivo in cui alzare ancor di più i giri del motore per centrare una salvezza che in pochi avrebbero immaginato come possibile qualche mese fa. Il calendario, prima della Pasqua, metterà di fronte al Cos il Cynthialbalonga. Una sfida ostica da giocare di fronte al proprio pubblico, contando sul calore della propria gente. Un fattore non di poco conto, considerata anche l’eroica rimonta fatta contro il Terracina nel penultimo turno. Il Cos a piccoli passi ma costanti è risalito dall’inferno e ha ritrovato la possibilità di essere padrona del proprio destino. Un privilegio importante e da non sprecare, in particolare a poche curve dal traguardo. (a.o.)

Atletico Uri
Tanto cuore, tanta grinta, ma che ancora una volta non sono bastati. È questa la prerogativa che ha accompagnato l’Atletico Uri di Massimiliano Paba in questo rush finale di campionato. La sconfitta incassata nello scontro diretto contro il Monterotondo al Ninetto Martinez, è costata caro ai giallorossi che abbandonano la zona playout e approdano in quella che vale la retrocessione diretta. Sia chiaro, il tempo e le possibilità per centrare ancora la permanenza in categoria ci sono eccome, ma di sicuro dopo il ko contro i capitolini (il quinto consecutivo), la salita è diventata più dura di quanto già non lo fosse. Doveva essere la partita della risposta, l’occasione da non farsi sfuggire per cercare di rimettere le cose in sesto a tre gare dalla fine, ma così non è stato. Al termine della sfida, sono infatti gli ospiti a festeggiare vincendo una gara soffertissima in rimonta per 1-2, ottenendo tre punti pesantissimi per la loro stagione. Un premio, che con il gol di De Cenco in avvio di ripresa, i giallorossi hanno solo sfiorato e che, per quanto quanto espresso in campo, avrebbero persino meritato. Al 67’ però con l’espulsione di Anedda, colpevole di un fallo di reazione su Riosa, ecco che la partita prende tutta un’altra piega. Un’ingenuità che è costata cara all’Atletico Uri che da quel momento cambia la propria interpretazione della partita, arretrando in difesa a protezione del vantaggio. Nonostante tutto, i sardi con grande determinazione reggono l’offensiva del Monterotondo che però su sviluppi di calcio piazzato con Napoleoni trova il pareggio. Una doccia fredda che gela il Ninetto Martinez aprendo a un finale di gara nervoso che ha premiato gli ospiti. Un ko pesante, in un altro scontro diretto che ne determina la penultima posizione a tre gare dal traguardo, con un calendario fatto di sfide dall’alto tasso di difficoltà. Un percorso tortuoso in cui calma e nervi saldi saranno l’arma necessaria per evitare un finale che nessuno si augura. Il destino è ancora da scrivere e la distanza dalla zona playout non è incolmabile, anzi è ampiamente alla portata. Ora la sfida con la Paganese, una gara in pieno stile Atletico Uri contro un’avversaria chiamata a difendere con le unghie e con i denti la zona playoff. (g.m.)

Andrea Olmeo

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