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L’Analisi | Olbia, finalmente un po’ di tranquillità. Ilva, ruggito della speranza

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Una settimana dal doppio volto quella appena andata agli archivi nel girone G della Serie D. Un weekend che fa dormire, per la prima volta, l’Olbia nelle acque calme della classifica grazie all’importante successo per 3-1 sul campo della Puteolana. Ma allo stesso tempo un fine settimana che dà conferme all’Ilvamaddalena, capace di imporsi per 2-0 contro un Latte Dolce sempre più in crisi. Pari a reti bianche che dà conferme all’Atletico Uri che sul campo dell’Anzio porta a casa un punto prezioso. Pesante ko invece per il Costa Orientale Sarda che cade per 3-1 in occasione dello scontro diretto contro l’Atletico Lodigiani.

Olbia
Abbiamo vinto sotto ogni punto di vista: non solo per il risultato, ma anche per la prestazione che abbiamo messo in campo. L’atteggiamento della squadra è stato impeccabile, con tutti i giocatori, dai più offensivi ai quattro difensori, che si sono sacrificati tantissimo“. Finalmente si respira aria fresca in casa Olbia, con la vittoria per 3-1 sul campo della Puteolana che, oltre a essere una boccata d’ossigeno per la classifica è una spinta importante in termini di morale e consapevolezze. Per la prima volta l’Olbia vien fuori dalle acque mosse del girone G della Serie D e riassapora il piacere del mare calmo. Una prestazione lodevole dei ragazzi di Zé Maria, contro un avversario di alte mire in termini di graduatoria e ricco di giocatori di qualità. Tre punti di cuore e volontà conquistati grazie al talento dei nuovi arrivati come Biancu e Ragatzu, dai cui piedi o giocate sono nati i gol dell’Olbia. Ma anche da chi è arrivato a inizio stagione e si è calato subito nella parte come De Grazia, Maspero e Costanzo, autori delle tre reti che hanno regalato il successo ai sardi. Uno step di rinascita importante che si dovrà trasformare in un punto di partenza e in una tranquillità da proteggere a tutti i costi. A maggior ragione considerato un calendario ricco di insidie tra scontri diretti, derby e match contro le prime della classe. Un percorso da compiere tappa dopo tappa, con la prossima sfida da affrontare che vedrà Arboleda e compagni ospitare l’Atletico Lodigiani. Un match contro una pretendente alla salvezza rinvigorita dopo il netto successo casalingo contro il Costa Orientale Sarda. (a.o.)

Atletico Uri
Un punto che muove la classifica e che dà continuità quello conquistato dall’Atletico Uri sul difficile campo dell’Anzio. Un match dalle mille insidie che i giallorossi sono stati bravi nell’amministrare, portando a casa un pareggio che, guardando ai risultati arrivati dagli altri campi, vale doppio. Infatti in terra laziale i ragazzi di Massimiliano Paba non solo hanno dato continuità, infilando il terzo risultato utile di fila dopo le belle vittorie contro Latte Dolce e Puteolana, ma si sono addirittura portati a pari punti con i cugini biancocelesti, a quota 29 punti e al 12° posto in classifica. Un ruolino di marcia che conferma il cambio di registro impostato con l’arrivo del 2025, un percorso più che positivo che ha permesso ai giallorossi di archiviare un dicembre nero nel migliore dei modi tirandosi fuori dalla zona rossa della classifica e vedendo la luce in fondo al tunnel. Una salvezza diretta alla portata, ma allo stesso tempo un calendario fatto sia di sfide contro squadre di alta classifica, sia di scontri diretti da non sbagliare per bissare il traguardo conquistato lo scorso anno. A partire già dalla prossima domenica, con l’Ilvamaddalena che farà tappa al Ninetto Martinez per un derby salvezza in cui sbagliare sarà vietato per entrambe. Come detto, appuntamento da non mancare considerati anche i due difficili impegni che attendono Fadda e compagni dopo la sosta, con Cassino prima e Guidonia poi a chiudere un mese di marzo estremamente complicato. (a.o.)

Ilvamaddalena
Le ipotesi sono sempre un esercizio di retorica abbastanza futile, ma di fatto da quando Acciaro si è insediato sulla panchina della “sua” Ilvamaddalena il tabellino dice 7 punti in 4 partite. Un passo che a livello matematico garantirebbe una classifica di ben altro tenore. Lasciando da parte i numeri, la sfida vinta allo Zichina contro il Latte Dolce ha evidenziato soprattutto una squadra pratica e concreta, capace di sfruttare al meglio i 45’ minuti a favore di vento (autentica incognita del derby) chiudendo avanti di due gol con due calci piazzati sfruttati alla perfezione e difesi con le unghie e con i denti nel secondo tempo.
Proprio lo spirito da battaglia può essere il plus per i ragazzi dell’isola, col capitano Di Pietro uomo simbolo della voglia di fare sempre il passo in più per il bene del gruppo e l’enfant du pays Nicolas Izzilo a dettare i ritmi di gioco in mezzo al campo, coadiuvati ottimamente dai vari Attili, Bolo, Nana e con le certezze in retroguardia Bonu e Manis. La salita dei playout è ardua ma i segnali sono positivi. (c.i.)

Latte Dolce
L’allarme rosso suonava prima di questa sfida, figuriamoci ora. Sei sconfitte consecutive, sette su nove partite nel 2025, hanno fatto precipitare i sassaresi in piena lotta playout dove sarà necessario tirare fuori qualcosa di meglio per evitare tristi capitomboli totalmente inaspettati. Il derby di La Maddalena ha mostrato una squadra senza idee in campo, sconfitta senza mai esser sembrata veramente in corsa e, dato ancora più preoccupante, senza carattere e in piena crisi di nervi. Chiedere a Tesio e Loru in merito, due espulsioni dirette con palla lontana e falli di pura frustrazione esprimono a pieno il concetto che si vuole esprimere: i buoi sono scappati e i blucelesti non hanno la minima idea di come riportarli a casa. A mister Setti – o chi subentrerà – l’arduo compito di spiegare alla squadra che non è più tempo di usare il fioretto o crogiolarsi su sogni di gloria, ma di indossare l’elmetto e salvare la categoria. Dopo sarà tempo di fare le giuste valutazioni in merito. (c.i.)

Costa Orientale Sarda 
Una sconfitta che brucia e rallenta la scalata alla salvezza quella incassata dalla Costa Orientale Sarda ieri, domenica 2 marzo, che torna a mani vuote dalla trasferta capitolina contro l’Atletico Lodigiani. La gara del Francesca Gianni sembrava poter essere una ghiotta occasione per fare un ennesimo passo avanti in classifica e replicare quanto di buono fatto nella vittoria contro il Real Monterotondo nel turno precedente (per 2-1). Ma così non è stato con i sarrabesi-ogliastrini che se bene stanno facendo a Tertenia, ancora una volta hanno dimostrato le loro difficoltà tra le mura amiche. Una squadra dal doppio volto insomma tra casa e trasferta, che anche ieri ha provato nella prima frazione a imporsi contro dei romani bravi a reggere l’urto e rispondere con decisione e cinismo a un Cos apparso un po’ in debito di energie con il passare dei minuti. Un ko che fa compiere un passo indietro in classifica a Ladu e compagni che dopo essersi tirati fuori dalla zona retrocessione diretta grazie al successo contro il Real Monterotondo, ripiombano nella penutilma casella della classifica. Un passo falso da archiviare in fretta, specie in un momento come questo, con otto gare del termine, in cui ogni partita e ogni singolo punto può essere decisivo. A partire già dalla prossima sfida prima della sosta, con la Paganese che farà tappa a Tertenia in cerca di punti importanti per un posto all’interno dei playoff. Una gara in cui dare il massimo perché, come dimostrato in particolare contro il Guidonia lo scorso 9 febbraio, questo Cos può giocarsela contro chiunque (g.m.)

La Redazione

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