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L’Analisi | Cos rimonta che accende le speranze, Olbia +4 che vale tanto

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Si chiude un’altra giornata di campionato per le squadre sarde impegnate nel girone G della Serie D. Il Cassino ferma la corsa dell’Ilvamaddalena con i ragazzi di Acciaro che escono sconfitti per 1-0 al termine di una gara giocata alla pari contro i laziali. Vittorie per Costa Orientale Sarda e Olbia: i gialloblù a Is Arranas vincono lo scontro diretto contro il Terracina per 3-2 e agganciano la zona playout. Risultato simile anche per i galluresi che al Nespoli vincono per 3-1 sul Cynhtialbalonga e fanno un grande passo verso la salvezza. Si ferma ancora, invece, l’Atletico Uri di mister Massimiliano Paba che dopo la sconfitta in casa contro il Cassino, perde anche lo scontro diretto a Trastevere per 3-1. Stop pesante anche per il Latte Dolce che fa ritorno in Sardegna con zero punti dopo l’1-0 contro il Real Monterotondo e scala in zona playout a quattro gare dal termine.


Olbia
Un pomeriggio sereno per provare a blindare la salvezza sul campo. Parlare dell’Olbia in questa stagione sta diventando uno slalom pericoloso tra dichiarazioni ambiziose della proprietà, spogliatoio con le porte girevoli, questioni di tribunale, scioperi per mancati pagamenti dei dipendenti e dei giocatori e chi più ne ha più ne metta, ma in questo marasma bisogna mettere un paletto: col signor José Marcelo Ferreira, noto Zé Maria, in panchina la squadra ha messo insieme 8 vittorie su 16, con un totale di 27 punti sui 37 totali. Al cospetto del Cynthialbalonga, i bianchi si sono imposti con un 3-1 che dice solo in parte della sicurezza evidenziata in campo, dove Ragatzu e compagni hanno certificato di saper controllare le varie fasi della gara: sbloccata con una gran punizione di De Grazia, tornata in parità dopo un rigore procurato dall’ex Manca e di nuovo indirizzata col gol di Costanzo prima dell’intervallo. Per poi metterla al sicuro in avvio di ripresa ancora con De Grazia dopo una bella triangolazione con Biancu. Col doppio vantaggio una gestione esemplare della sfera e delle situazioni di gioco, tanto che ci sono state più occasioni per il 4° gol olbiese che non per una rimonta laziale. Insomma: senza inoltrarsi su questioni extra-campo sul prato verde è abbastanza per tirarsi fuori dai guai e trovarsi ad un confortevole +4 sulla zona playout a quattro partite dalla fine ed essere totalmente padroni del proprio destino. E alzi la mano chi a novembre ci avrebbe scommesso. (c.i.)

Ilvamaddalena
Sconfitta lecita, comprensibile e che lascia comunque l’Ilvamaddalena nelle acque calme della classifica. Dopo le quattro vittorie consecutive, per la squadra di mister Acciaro è arrivato un ko di misura contro una delle squadre in lotta per il primo posto. Un passo falso in termini di risultato, ma che comunque dà continuità a livello di prestazione con Di Pietro e compagni che sono andati vicino al gol in più occasioni ma sono stati beffati da Abreu, andato a segno sugli sviluppi di un corner. Un ko a testa alta da cui i maddalenini dovranno essere bravi a ripartire, anche perché allo Zichina arriva la capolista domenica 12 aprile (ore 14.15). Un Guidonia alla ricerca di punti importanti per cercare il sorpasso dopo aver agganciato la Gelbison. Uno dei tanti incontri delicati di una serie di sfide insidiose ma dal grande valore, fatto di scontri diretti in esterna e gare interne contro squadre di alta classifica. Ultime quattro tappe di una stagione regolare che nell’Arcipelago si è stati bravi a riportare sui giusti binari e in cui ora, trovata la strada maestra, si dovrà essere ancor più bravi nel difendere una categoria che vale tanto per l’Ilvamaddalena. (a.o.)

Latte Dolce
Dopo il pareggio nel match contro l’Anzio ottenuto in rimonta una settimana fa, il Latte Dolce era chiamato al riscatto nello scontro salvezza disputatosi sabato 5 aprile contro il Real Monterotondo, ma la risposta arrivata non è stata quella sperata. I sassaresi escono dallo stadio “Cecconi” con zero punti e piombano in zona playout. Risultato amaro da digerire arrivato al termine di una gara ben giocata e interpretata fin dall’inizio, che ha visto Pinna e compagni creare diverse occasioni senza però riuscire mai a concretizzarle. Dopo un avvio deciso dei romani, i sardi hanno preso in mano il pallino del gioco, costruendo e producendo in particolare sulle fasce laterali e affidandosi all’arma del contropiede. Proprio su ribaltamento di fronte è nato l’episodio del rigore, con Sorgente che, atterrato in area dal portiere Silvestrini si procura un penalty, successivamente fallito da Odianose. “Quest’anno ci sta mancando un po’ di fortuna, credo sia il quarto rigore sbagliato in stagione, ma non dobbiamo guardare alla sorte. Dispiace che i ragazzi escano a testa bassa dopo una partita come questa”.  Se da un lato la sfortuna è stata una cattiva compagna nell’ultima trasferta laziale, ciò che sicuramente va premiato è l’atteggiamento e lo spirito mostrato dai sassaresi. Abili nel produrre una mole importante di gioco, dando l’impressione di potersi tirare fuori dalle acque calde della classifica. Spirito giusto, con il countdown della stagione regolare ad alzare però il livello della pressione e il peso specifico dei punti a disposizione. Ad attendere i sardi adesso la sfida casalinga contro il Cassino, un match dall’alto tasso di difficoltà contro una squadra con mire di vertice, ma allo stesso tempo una sfida da giocare nel proprio fortino, punto di forza dei sassaresi che al Campo Principale hanno avuto la meglio su diverse avversarie di alta classifica. (g.m.)

Atletico Uri
Pesante ko quello incassato dall’Atletico Uri sul campo del Trastevere, non tanto in termini di risultato quanto più sotto l’aspetto della classifica. Con il successo del Costa Orientale Sarda di fronte al proprio pubblico che mette i ragazzi di Massimiliano Paba nel limbo tra penultimo e terzultimo posto. Un momento difficile, figlio di un calendario poco clemente considerato il valore delle avversarie incrociate nelle ultime uscite. Quattro ko consecutivi arrivati rispettivamente contro un’Ilvamaddalena (0-1) rinvigorita dalla cura Acciaro, il Cassino terzo in classifica e a tre lunghezze di distanza dalle primo posto (1-0), il Guidonia capolista (2-1) e un Trastevere (3-1) che nelle ultime cinque uscite casalinghe è caduto solamente una volta contro la Sarnese (quarta in graduatoria). Una serie di gare difficili, in un momento estremamente delicato, in cui però l’Atletico Uri nonostante non abbia portato a casa dei punti, ha mandato segnali di vita e di speranza. Ed è proprio quest’ultima che non va persa, certo il dispiacere è lecito perché la posta in palio è alta, ma allo stesso tempo ancora nulla è perduto. Lo dice la recente storia dell’Atletico Uri, capace nelle difficoltà di mostrare il volto migliore e ritrovare la strada maestra, lo dice il valore tecnico e umano della rosa e lo conferma di domenica in domenica il calore e il supporto di una piazza che in qualsiasi parte d’Italia non ha mai lasciato da sola la squadra (alle volte prendendo aerei e traghetti con la consapevolezza di dover guardare la gara da fuori lo stadio). Anche perché se il calendario non è stato clemente nel recente passato, nel futuro offre a Fadda e compagni possibilità da non farsi sfuggire. A partire dalla prossima gara contro il Real Monterotondo, che arriva prima di una difficile trasferta contro la Paganese – campo in passato già espugnato – e del derby contro l’Olbia, per poi all’ultima giornata della stagione regolare sfidare a domicilio l’Atletico Lodigiani. Quattro gare, dodici punti in palio, cinque lunghezze di distanza dalla zona salvezza. Tutto è ancora possibile! (a.o.)

Costa Orientale Sarda
Reazione di cuore, di orgoglio e un ruggito di speranza in ottica salvezza. Il Costa Orientale Sarda di mister Francesco Loi è passato dall’inferno al purgatorio in novanta minuti, andando sotto di due reti contro il Terracina ultimo in classifica e risorgendo dalle ceneri nel secondo tempo mostrando il proprio valore e la voglia di combattere fino all’ultimo riuscendo a ribaltare il risultato. Un percorso per raggiungere la luce in fondo al tunnel ancora tutto da percorrere, ma che grazie al successo di ieri per 3-2, unito al ko dell’Atletico Uri sul campo del Trastevere, appare più alla portata. La classifica vede ancora i sarrabesi-ogliastrini al penultimo posto in classifica, ma a pari punti con i cugini giallorossi, con un calendario nel prossimo futuro fatto di sfide dall’alto tasso di difficoltà. A partire dalla gara contro il Savoia, con i campani distanti tre lunghezze dalla zona playout e alla ricerca di punti preziosi per concludere tra le prime cinque. Poi il Cynthialbalonga sesto in classifica, passando per la visita alla capolista Gelbison che fino alla fine dovrà vedersela – salvo sorprese – con il Guidonia per il primo posto, per chiudere poi la stagione regolare a Is Arranas contro la Sarnese 4^ in classifica. Un gioco duro che inizia farsi ancor più duro, con il successo sul Terracina che deve servire come slancio emotivo per tentare di risalire la china per completare l’opera e per sventare l’inferno retrocessione e andare verso il paradiso chiamato salvezza. (a.o.)

La Redazione

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