Motivi di ordine pubblico: lo ha deciso la Prefettura di Firenze, al termine di una lunga riunione in cui è arrivato il no definitivo alla vendita dei biglietti ai residenti in Sardegna per la sfida Empoli-Cagliari, in programma domenica 6 aprile alle 15.
Divieto
Una decisione che era in qualche modo attesa, anche se nelle ultime ore si erano mossi diversi attori in campo: in primis il Cagliari, con le parole prima del patron Tommaso Giulini e poi con il direttore generale Stefano Melis. Al loro appello si erano aggiunti anche quelli di diverse figure chiave della politica regionale, con la presidente della Regione Alessandra Todde e il presidente del Consiglio Regionale Piero Comandini su tutti. Non è servito a nulla, dato che dalla riunione decisiva tenutasi nel pomeriggio di oggi, mercoledì 2 aprile, è arrivata la fumata nera definitiva. Con buona pace dei tanti sardi che avevano già organizzato la (relativamente comoda) trasferta dall’Isola alla Toscana, costretti a restare fuori dal “Castellani” per via di un inopinato divieto che rischia di creare un pericoloso precedente nella già complessa gestione di questo tipo di eventi da parte degli organismi facenti capo al Ministero dell’Interno. Resta da capire se arriveranno ulteriori comunicazioni dal Cagliari, con il club rossoblù che sperava nell’apertura almeno ai tifosi dotati di fidelity card, come avvenuto in diverse situazioni simili. Niente da fare, invece, con il categorico divieto alla vendita dei tagliandi ai residenti nell’Isola: sulla decisione avrebbero inciso negativamente, secondo alcune ricostruzioni, gli incidenti della scorsa stagione prima di Fiorentina-Cagliari (2 ottobre 2023) tra alcuni gruppi ultras delle diverse parti in campo. Ora per i tifosi beffati resta solo la carta del ricorso al Tar per ottenere la revoca del divieto, come già anticipato dal club rossoblù nel suo comunicato diffuso in mattinata.
Francesco Aresu