Ci ha provato con le unghie e con i denti la Dinamo Sassari di coach Piero Bucchi a chiudere l’anno con un successo, ma al PalaSerradimigini la qualità di Venezia e un avvio di secondo parziale da incubo sono costati cari al Banco che rimediano una sconfitta per 62-73. Da salvare per i sassaresi l’atteggiamento e la grinta messi in campo le quali, unite a un Jefferson ancora non in condizione ma dalla grande personalità e talento (15 punti), hanno permesso ai biancoblù di uscire tra gli applausi del proprio pubblico
La cronaca
Partenza lanciata dei biancoblù che, in 1′, sull’asse calda Tyree-Cappelletti mettono a segno un mini break di 5-0 chiuso dalla tripla del numero 5 americano. Venezia risponde presente: De Nicolao dall’arco sblocca il canestro orogranata e il Banco perde un po’ in lucidità, con Parks e Tessitori che ne approfittano firmando il sorpasso sul +4 a 5′ dalla prima sirena (7-11). Coach Bucchi vuole la scossa: dentro Diop, Treier e l’ultimo arrivato Jefferson al posto di Gombauld, McKinnie e Cappelletti. Gli ospiti continuano la loro marcia, arrivando al +7 grazie a un Brooks particolarmente ispirato, ma Tyree dall’arco e Diop dal pitturato riportano sul -2 la Dinamo a 3′ dalla sirena (12-14). Sassari difende bene e attacca con ritmo, con Jefferson che trova i suoi primi 3 punti in biancoblù: il tabellone si ferma sul 15-14 per i sardi e Spahjia a 2′ dalla sirena chiama il primo time-out della gara. Di ritorno dal minuto di pausa il numero 30 biancoblù dall’arco risponde a Wiltjer, ma in chiusura il canestro di Brown porta le due squadre all’intervallo sul 18-18.
Primi minuti di equilibrio, con le due squadre che faticano nel trovare la via del canestro. La prima a sbloccarsi è Sassari con i liberi di Diop. Il suo 2/2 dà scossa ed energia al Banco che con Kruslin e Jefferson si portano sul +6 a 7′ dalla sirena (24-18). Coach Spahija non la prende benissimo: secondo time-out della gara. Nonostante il minuto di pausa gli ospiti appaiono sempre un po’ contratti, con il Banco che ne approfitta e trova con continuità il canestro dei veneti grazie al duo Cappelletti-Gentile (28-21). De Nicolao a 4′ dalla sirena accende la miccia, Tucker lo segue e le bombe dei due fanno volare Venezia sul -1 (28-27). Contro time-out Dinamo a 3′ dall’intervallo lungo, ma Venezia continua con ritmo e fiducia. Tucker spara nuovamente dall’arco con profitto, i ragazzi di Spahija si portano sul +4 e Bucchi chiama il secondo time-out della gara in pochi minuti (28-32). Sassari dall’arco prende scelte sbagliate, il numero 59 continua a segnare e le due squadre fanno rientro negli spogliatoi con il tabellone luminoso fermo sul 28-34.
Primi minuti di terzo parziale da incubo per i sassaresi. Di ritorno dall’intervallo lungo Venezia fa il bello e il cattivo tempo sul parquet di Sassari. Tessitori è indomabile, dall’arco o dal pitturato non cambia nulla per lui e dalle sue mani arrivano i punti del +16 dopo appena 2′ (29-45). Bucchi è incontenibile e chiama subito a rapporto i suoi con il primo time-out della ripresa. Venezia molla la presa e la Dinamo, trascinata dai canestri di Jefferson e dalla spinta del PalaSerradimigni, racimola punti preziosi portandosi sul -8 a 4′ dalla terza sirena (39-47). Gli ospiti provano a venir fuori, ritrovando il ritmo e pericolosità in avanti. Sassari sa soffrire, tiene botta e risponde a tono, impedendo ai veneti di scappare e costringendo coach Spahija al time-out a 1′ dallo scadere del terzo parziale (44-53). McKinnie dopo una partita con tante ombre e pochissime luci, in chiusura di parziale mette a segno il primo canestro della gara consentendo a Sassari di andare all’intervallo sul -7 (46-53).
Partenza contratta da parte di entrambe le squadre, con i primi minuti in cui si pensa più a non riceverle che a non darle. La Dinamo però ha coraggio. McKinnie inizia a incidere maggiormente e dalle sue mani arriva la bomba del -5 biancoblù in risposta alla tripla di Wiltjer (51-56). Errori a canestro e grande lavoro difensivo, è stato questo il canovaccio della prima metà del quarto parziale: con l’intensità in campo che ha tolto spazio allo spettacolo. A sbloccare il canestro dopo alcuni minuti di digiuno ci ha pensato Venezia con l’appoggio a canestro di Wiltjer sul tiro aperto dall’arco di Parks (53-62). Al Banco serve una scossa, Bucchi lo sa e chiama il time-out a 4′ dalla sirena. La reazione del Banco dura fino al minuto 7′ quando il capitano dei biancoblù Gentile, dalla panchina, perde le staffe per una decisione arbitrale. Tecnico fischiato alla panchina biancoblù e viaggio alla lunetta per Venezia. Coach Bucchi lo manda in campo, antisportivo fischiato contro, nuovo viaggio dalla lunetta e titoli di coda sulla speranza di rimonta di Sassari. Venezia, nel minuto e mezzo finale, controlla e gestisce il risultato imponendosi sul Banco per 62-73
TABELLINO
DINAMO SASSARI-REYER VENEZIA 62-73
(18-18; 16-10; 18-19; 14-19)
Dinamo Sassari: Cappelletti 6, Pisano, Treier, Tyree 11, Kruslin 2, Raspino, Gentile 4, Diop 13, Gombauld, McKinnie 5, Jefferson 15, Charalampopoulos 4.
Coach: Piero Bucchi
Reyer Venezia: Spissu 11, Tessitori, Casarin 5, De Nicolao 6, O’Connell, Janelidze, Parks 9, Brooks 12, Wiltjer 15, Brown 2, Tucker 13.
Coach: Neven Spahija
Andrea Olmeo