Un incontro per aggiornarsi sullo stato della situazione, da una parte e dall’altra. Come già preannunciato, una delegazione del Governo con a capo il ministro dello Sport Andrea Abodi e il Cagliari Calcio si sono incontrati per fare il punto attorno alla situazione del nuovo stadio Gigi Riva.
L’incontro
Il meeting ha visto la partecipazione del presidente del club Tommaso Giulini, dell’amministratore delegato Carlo Catte, del direttore dell’area Business & Media Stefano Melis e del consigliere d’amministrazione Stefano Signorelli per il Cagliari, oltre che dei rappresentanti di Costim e Impresa Percassi, partner individuati per la costruzione del futuro impianto. Con il club che si è avvalso anche dell’appoggio dell’ingegnere Alessandro Gosti e dell’avvocato Marco Cerritelli. Dall’altra parte del tavolo oltre ad Abodi anche il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, i rappresentanti di Cassa Depositi e Prestiti e del Credito Sportivo. Le parti hanno parlato della situazione legata all’iter burocratico del nuovo stadio, al momento apparentemente statica a causa della situazione politica che ha coinvolto sia le istituzioni che gli uffici regionali, e il Comune del capoluogo. Comune che è stato comunque presente con gli esponenti del RUP (Responsabile Unico Procedimento) Daniele Olla e Salvatore Farci, affiancati da Marco Naseddu e Gianluca Cadeddu del Centro Regionale di Programmazione della Regione.
Dialogo
Il dialogo si è soffermato ancora una volta su quelle che potranno essere le possibili agevolazioni per i lavori. Il ministro Abodi in un evento riguardante lo Stadio San Siro aveva anticipato la possibilità di aprire alla scelta di un Commissario per risolvere il problema della lentezza dei procedimenti, già denunciato anche dal presidente del Cagliari Giulini nelle scorse settimane. Sul tavolo però oltre alla figura tecnica anche una normativa precisa per accelerare gli iter e delle manovra economicamente più concrete: su tutte quella di costituire dei fondi, uno equity – per raccogliere così capitali esterni – e uno immobiliare, così come l’alimentazione del sistema delle garanzie e il relativo abbattimento degli interessi. La volontà delle parti appare chiara: quella di accelerare il più possibile l’iter e far entrare Cagliari tra le città candidate a ospitare gli Europei del 2032. Da capire però quali saranno le scelte che concretamente prenderanno forma nei prossimi mesi.
A parlare del meeting attraverso i canali della società è stato Stefano Melis: “È stato un tavolo di lavoro positivo e propositivo, in cui i diversi attori coinvolti hanno mostrato un rinnovato impulso nell’individuare un percorso semplificato verso la realizzazione di stadi moderni per il Paese. Come altre città italiane, Cagliari e la Sardegna meritano di avere al più presto grandi infrastrutture pubbliche e con valenza sociale, idonee per ospitare anche i grandi eventi internazionali”.
Matteo Cardia