Biondo, cinico e indispensabile. Colonna numero 20, riga 12, 11 lettere: Fischnaller. L’unico rebus risolto dalla Torres nella trasferta persa per 2-1 sul campo della Pianese è quello relativo al digiuno da gol dell’attaccante altoatesino. Manuel Fischnaller dopo sei giornate a secco in Toscana ha bussato nuovamente, realizzando il suo 12° gol stagionale.
Fattore Fisch
Un periodo non semplice per la Torres coincide con un momento della stagione complicato per Fischnaller. E con questo non si vogliono dare colpe o demeriti al numero 20 dei sassaresi per il momento negativo, anzi, tutt’altro. Si vuole solamente evidenziare quanto per le dinamiche e i risultati dei rossoblù, le prestazioni dell’altoatesino influiscano sul rendimento della squadra. Certo, contro la Pianese la rete di Fisch è servita a poco guardando al risultato finale con il ko arrivato sia per demeriti di una Torres stanca e spenta, sia per un campo ai limite del praticabile e un Boer quasi sempre pronto e reattivo. Però guardando al rendimento stagionale della Torres la fine del digiuno dell’ex Sudtirol è una notizia che fa ben sperare in ottica futura. I numeri stagionali infatti confermano che al calare della forma di Fischnaller, cala – e di tanto – anche il rendimento della Torres. Solo in due occasioni il capocannoniere dei rossoblù non ha avuto continuità nell’andare a rete per più di tre turni. La prima durante il novembre nero vissuto dai ragazzi di Greco per un totale di sette giornate. Infatti, dal 2 novembre in poi, durante il periodo di astinenza del bomber di Bolzano i rossoblù hanno conquistato due sole vittorie (Pianese e Carpi), altrettanti pareggi (Rimini e Lucchese) e tre sconfitte (Virtus Entella, Spal e Ascoli). Dalla doppietta con la Vis Pesaro in poi (nella gara vinta per 3-1 il 22 dicembre), la Torres ha messo in fila altre tre vittorie: quella per 1-0 contro il Pescara, con Fischnaller abile nell’imbucare per il gol di Varela, quella sbloccata proprio da una sua rete contro il Milan Futuro vinta per 1-5 e infine quella contro il Campobasso per 2-1 al Vanni Sanna. Da quel filotto in poi altri cinque risultati utili consecutivi, fatti di due pareggi e tre vittorie (Sestri Levante 2-1, Arezzo 0-1 e Pontedera 1-0) in cui il classe 1991 ci ha sempre messo lo zampino. Sbloccando la gara contro i liguri, realizzando l’assist per Guiebre contro gli aretini e battendo la punizione su cui è nato il gol di Carboni contro i ragazzi di Menichini. Centralità e gol che hanno permesso alla Torres di preparare la sfida contro la Ternana sentendo il profumo della vetta.
Posizione
Il recente passato, dalla Ternana in poi, è a conoscenza di tutti: lo schiaffo della verità contro le Fere, il timido pari contro il Legnago e le due sconfitte in fila contro Perugia e Pianese. Un calo della Torres che è coinciso, nuovamente, con quello di Fischnaller. Con l’altoatesino costretto al sacrificio e al lavoro sporco in funzione di un Zamparo arrivato per incidere ma rivelatosi, finora, evanescente e una Torres sempre più stanca e sfiduciata. Il numero 20 sempre più lontano dalla porta con il suo posizionamento che ha influito nel lasciare i rossoblù per due giornate senza segnare. Nonostante contro il Legnago Greco ha riportato Fischnaller al centro dell’attacco che però ha sbattuto il muso contro una difesa veneta arcigna e battagliera. Dopo il ritorno al passato contro il Perugia – quindi con Zamparo riferimento centrale – il tecnico romano ha riproposto nuovamente Fischnaller come riferimento avanzato sul campo della Pianese. Fattore che ha permesso al bolzanino di segnare dopo appena 4 minuti, ma che ha anche aperto varchi ai suoi per punire, vedasi le occasioni sprecate da Zecca. Una scelta che in parte ha pagato e che dovrà essere quella da cui ripartire, l’ancora di salvezza a cui aggrapparsi per venir fuori dal secondo momento nero della stagione. Vero che Fischnaller è prezioso per gli equilibri della Torres nell’agire a supporto della punta e il suo girovagare tra le linee può permettergli di trovare più spazi. Ma allo stesso tempo è ancor più prezioso preservare e valorizzare l’elemento più prolifico della rosa, l’unico finora a essere in doppia cifra dei rossoblù e l’uomo che più di ogni altro è capace di fare gol. Ovvero quell’evento che ti permette di vincere le partite, fare punti in classifica e cercare di rialzarsi in un momento difficile dell’annata. Perché è il calciatore più decisivo quello in funzione del quale deve giocare una squadra.
Andrea Olmeo