Sicurezza, esperienza e carisma. Tutte qualità che Mario Mercadante dal suo arrivo a Sassari ha portato con sé in dote alla Torres. Una pedina fin da subito utile per il tecnico Alfonso Greco che nei momenti di difficoltà ha trovato nel centrale di Altamura un porto sicuro su cui fare affidamento per dare solidità alla propria retroguardia. Con la prestazione contro il Rimini che ha messo ancor di più l’accento sulla centralità e l’importanza del calciatore classe 1995 per le dinamiche dei rossoblù.
Subito pronto
Testa bassa, lavoro e umiltà, caratteristiche che fin da subito hanno permesso a Mercadante di calarsi alla perfezione nella realtà rossoblù e ambientarsi in pochissimo tempo nei meccanismi difensivi e nelle dinamiche di uno spogliatoio solido e ben radicato. Esperienza, qualità e lungo curriculum che hanno consentito a Greco di avere un giocatore importante immediatamente pronto all’uso. Come dimostrato dalle sue prime settimane con la maglia della Torres, in cui il centrale classe 1995 dopo la panchina di Pescara il 1° settembre (a distanza di 3 giorni dal suo arrivo a Sassari), considerata l’emergenza difensiva vissuta dai sassaresi con Antonelli e Dametto alle prese con degli infortuni, ha risposto subito presente. Scendendo in campo dal primo minuto dalla sfida contro il Campobasso in poi e sedendosi in panchina – quando a disposizione – in sole due occasioni nel corso dell’intera stagione. Sono infatti 21 le presenze finora totalizzate da Mercadante di cui 19 da titolare e solo due, come detto, da subentrato. Condite da una rete che è valsa i tre punti nella sfida contro il Gubbio e vinta dai sassaresi per 1-2 al 7° turno.
Importanza
L’importanza di Mercadante per le dinamiche dei sassaresi si è palesata in maniera ancor più evidente proprio nell’ultimo match contro il Rimini, con il numero 3 di Greco che dopo un’assenza durata cinque gare – dal Pontedera in poi – nel momento più difficile della stagione, è ritornato tra i titolari, ha blindato la porta difesa da Zaccagno, permettendo ai sassaresi di conquistare tre punti scaccia-crisi. Prestazione fatta di carisma, qualità e sostanza che ha messo l’accento sull’apporto in meri termini di risultato che il centrale classe 1995 ha nelle dinamiche dei sassaresi. Guardando i numeri infatti c’è una Torres con Mercadante e un’altra senza Mercadante. Dal 3° turno di campionato in poi (ovvero la gara contro il Campobasso e la prima in cui il centrale ex Gubbio ha giocato dal suo arrivo nell’Isola) il difensore rossoblù non è sceso in campo per infortunio o scelta tecnica in dieci occasioni. In queste partite la Torres ha totalizzato 2 vittorie (Pianese 3-0 e Pontedera 1-0), 6 sconfitte (nel novembre nero contro Virtus Entella 0-1, Spal 1-0 e Ascoli 1-2, e nella recente crisi di marzo Ternana 3-1, Perugia 1-0 e Pianese 2-1) e 2 pareggi (entrambe in casa contro il Gubbio 0-0 e Legnago Salus 0-0). Per un totale di 8 punti e 10 gol incassati. Quando invece è stato a disposizione, ed è sceso in campo, il bottino della Torres è stato decisamente diverso, con i rossoblù che hanno perso solamente una volta: all’8° turno contro l’Arezzo (0-2). Vincendo in 14 occasioni e pareggiando nelle restanti 6 sfide. Numeri che oltre a testimoniare l’impatto avuto da Mercadante con la Torres, evidenziano anche quanto sia fondamentale la sua gestione fisica e atletica per averlo al meglio nel momento in cui sbagliare sarà vietato. La gara di Rimini oltre che riportare i tre punti ha restituito a Greco il suo guardasigilli, un ritorno importante per blindare il terzo posto e ritrovare stabilità in vista dei playoff.
Andrea Olmeo