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Stadio, ecco la tabella di marcia

Il concept dello Stadio del Cagliari targato Sportium
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Dopo il pubblico interesse dichiarato dal Comune di Cagliari, quali sono le prossime tappe verso il nuovo stadio di Cagliari?

Il passaggio fondamentale di giovedรฌ ha riacceso i riflettori sul tema stadio del Cagliari, quello del futuro (dal 2022?) che dovrร  sorgere sulle ceneri del quasi cinquantenne (nel 2020, col centenario rossoblรน) Sant’Elia. Quella “grande opera che dovrร  rappresentare qualcosa di grande per la societร  e per la cittร , pensando anche alla riqualificazione e al ricollegamento dell’area di Sant’Elia”, riassumendo il pensiero dei politici nel dibattito istituzionale ormai noto da anni.

Dopo la dichiarazione di pubblico interesse espressa dal Consiglio comunale nell’ultima seduta prima delle nuove elezioni, la palla torna al Cagliari. Il club del presidente Giulini รจ chiamato ora ad elaborare il progetto definitivo, che sarร  appaltato a Sportium. Una volta realizzato (l’imprenditore milanese ha dichiarato di voler chiudere entro la fine del 2019), il progetto definitivo andrร  presentato a Comune e Regione. Sarร  proprio la Regione, entro 180 giorni (6 mesi) a dover convocare una apposita Conferenza di servizi (definita decisoria dalla legge, essendo l’ultimo passaggio)ย che avrร  il compito di dare il via libera definitivo al progetto, dichiarandone la pubblica utilitร , esprimendosi anche sulla valutazione di impatto ambientale.

Importante da ricordare come, a differenza di quanto accaduto per la dichiarazione di pubblico interesse, non vi sarร  alcun voto nรฉ in Consiglio comunale nรฉ in quello regionale. Subito dopo l’approvazione del progetto definitivo il Comune dovrร  immediatamente bandire la gara di appalto per la realizzazione dello stadio, gara che dovrร  concludersi entro novanta giorni dal via libera della conferenza di servizi al progetto definitivo. A tale gara potrร  partecipare chiunque fosse interessato alla costruzione del nuovo stadio, in primis il Cagliari, nella sua qualitร  di soggetto proponente. Se ad aggiudicarsi la gara fosse un soggetto diverso dal Cagliari Calcio, quest’ultimo potrร , nel termine di 15 giorni dall’aggiudicazione, esercitare un diritto di prelazione e divenire aggiudicatario dichiarando di assumere la migliore offerta presentata. A questo punto il Cagliari potrร  iniziare materialmente a costruire il nuovo stadio, e non solo.

Infatti, la legge numero 96 del 21 giugno 2017 (che ha convertito in legge il decreto legge numero 50 del 24 aprile 2017) prevede la possibilitร  di costruire immobili con destinazioni d’uso diverse da quella sportiva, complementari o funzionali al finanziamento o alla fruibilitร  dell’impianto sportivo. Ciรฒ ai fini del raggiungimento del complessivo equilibrio economico finanziario dell’iniziativa o della valorizzazione del territorio in termini sociali, occupazionali ed economici. Dalla citata costruzione di immobili con destinazione d’uso diversa da quella sportiva รจ esclusa la realizzazione di nuovi complessi di edilizia residenziale. Di fatto, in queste parole si disegna il contesto in cui sta operando il Cagliari: un piano economico-finanziario che al momento prevede un investimento di quasi 77 milioni di euro (10 in piรน rispetto a quello previsto in precedenza, da qui il rallentamento nell’iter e il nuovo passaggio in consiglio comunale); l’intenzione di costruire immobili intorno allo stadio; la volontร  di contribuire a migliorare un contesto socialmente e urbanisticamente problematico come quello del quartiere di Sant’Elia.

La stessa legge di cui sopra, inoltre, prevede la possibilitร  di realizzare, allโ€™interno dellโ€™impianto sportivo, alloggi di servizio strumentali alle esigenze degli atleti e dei dipendenti della societร , nel limite del 20% della superficie utile. Il Comune di Cagliari dovrร  mettere a disposizione della societร  rossoblรน l’area dello stadio Sant’Elia previa stipula di apposita convenzione che preveda la cessione al Cagliari Calcio del diritto di superficie, al massimo per 90 anni, o di usufrutto al massimo per 30 anni. Infine, potrร  essere previsto anche che le suddette aree siano oggetto di apposita concessione che vada a scadere al raggiungimento del complessivo equilibrio economico finanziario dell’iniziativa volta alla costruzione del nuovo stadio.

Fabio Frongia

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