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Marco Mancosu in Cagliari-Cittadella | Foto Luigi Canu

Spal-Cagliari | Tra sentimenti contrastanti e precedenti: i numeri della sfida

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C’è poco spazio in Serie B per godersi le vittorie. Ed è per questo che, dopo aver conquistato i primi tre punti battendo alla Unipol Domus il Cittadella per 2-1, il Cagliari di Fabio Liverani è tornato subito in campo per preparare la seconda trasferta di stagione. Sabato 27 agosto, alle 20.45, i rossoblù saranno a Ferrara, dove incontreranno una Spal che cerca la prima vittoria dopo una partenza in salita.

I precedenti
In Serie B, nei quattro incontri disputati le due squadre non sono mai andate oltre al pareggio. Cagliari e Chievo Verona sono i due club contro cui i biancoazzurri non hanno mai perso, ma anche mai vinto. Per gli spallini è il dato migliore per quanto riguarda l’assenza di sconfitte. A Ferrara sono stati due gli incontri disputati in serie cadetta: risultato di 1-1 sia nella stagione 1977-1978 che in quella successiva. Ma nell’ultimo scontro tra i due club, avvenuto in Serie A nel 2020, il Cagliari lasciò il proprio segno vincendo per 0-1 grazie a una rete del Cholito Simeone.

Difficoltà
Tuttavia, in un campionato complesso come quello della Serie B odierna il passato conta, ma neanche troppo. Lo ha capito il Cagliari con le partite rese complesse da avversari organizzati e intensi sotto il punto di vista del gioco, ma anche la Spal che nonostante rimanga uno dei grandi nomi della serie cadetta non è partita come ci si aspettava. Una sconfitta all’esordio contro la Reggina di Pippo Inzaghi, per 1-3, e un pareggio ad Ascoli in rimonta per 1-1. La squadra emiliana non raccoglie almeno due punti nelle prime tre giornate di campionato dal 1976-1977 e non colleziona due ko interni di fila con almeno due reti subite in ognuna delle due gare dal marzo scorso, quando Ascoli e Cremonese passarono allo stadio Paolo Mazza. Complicanze probabilmente dovute a una squadra nuova e ancora in costruzione, a partire dalla panchina, in cui è seduto l’esperto tecnico Roberto Venturato, tecnico che ha ben figurato nelle ultime sette stagioni con il Cittadella. E che sta provando a dare una precisa identità alla squadra, come dimostra il dato sulle palle alte recuperate tra le prime due partite: ben 18 (il Cagliari ne ha recuperato solo 5). La perdita di Marco Mancosu, ex della partita insieme ad Alessandro Tripaldelli, ha sottolineato come il mercato sia ancora aperto per il club di Tacopina, che nel frattempo ha però costruito una squadra solida soprattutto dal centrocampo in su. A centrocampo è rimasto il promettente Salvatore Esposito ed è tornato l’ex Lazio Murgia, mentre in attacco la coppia è composta dagli ormai esperti La Mantia e Moncini. Con il primo che è già andato in rete nel match inaugurale.

Voce grossa
Il Cagliari ha dimostrato che ha nella panchina una delle risorse più importanti. La profondità e la qualità della rosa potrebbe già essere diventato un fattore. A sottolinearlo, il dato sulla partecipazione ai gol. Perché tra reti e assist sono sei i giocatori coinvolti: Luvumbo, Rog, Millico, Pereiro, Mancosu e Makoumbou, e solo il Frosinone – con sette – in questo momento presenta un dato migliore. Vincendo a Ferrara, il Cagliari potrebbe rimanere imbattuto nelle prime tre gare stagionali di Serie B per la dodicesima volta, una statistica che per quattro volte è coincisa con la promozione nella massima serie. A dar manforte potrebbe essere anche il dato che vede i rossoblù aver perso solo una delle ultime otto trasferte in Serie B, partite in cui ha sempre trovato la rete. Una striscia più lunga di realizzazioni lontano da casa è arrivata solo nel 1932, quando i sardi furono capaci di segnare in undici gare di fila in trasferta.

Matteo Cardia

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