agenzia-garau-centotrentuno

Sassari, perché non riesci a goderti la Torres migliore di sempre?

Scopri il nostro canale su Telegramle-notizie-di-centotrentuno-su-telegram
sardares
sardares

Questa che stiamo raccontando in questi anni è la miglior Torres di sempre. Non parliamo di pareri oggettivi o soggettivi su giocatori e forza generale della rosa, il calcio cambia e ha le sue logiche, che si legano anche con ricordi personali e momenti di vita. Se parliamo però per risultati mai in 122 anni di storia la squadra rossoblù aveva fatto così bene. Anche per questo la polemica scaturita dal nostri pezzo, in cui ci si interrogava sul mancato entusiasmo in termini di presenze al Vanni Sanna nella gara contro il Rimini, continua a stupirci.

Momento storico

La Torres l’anno scorso ha chiuso seconda in Serie C con il proprio record personale di punti fatti tra i professionisti (75). Quest’anno potrebbe chiudere, salvo nuovi cali di rendimento, tra il terzo e il quarto posto. E sarebbe il momento storico più continuo per i sassaresi in Serie C, i rossoblù infatti non sono mai stati capaci di stare con regolarità così in alto in terza serie. Il record attualmente è dato dall’accoppiata 87-88, annata in cui la Torres finì settima, e l’88-89, quando la formazione sassarese chiuse quarta. Arrivare secondi e terzi, o quarti, sarebbe un salto importante in termini assoluti nella storia del club a livello di costanza nella categoria. Eppure non sembra abbastanza per parte della piazza e per l’umore della città, come se la Torres sia storicamente abituata a lottare da anni per il sogno Serie B e non siano invece stati sporadici i momenti nei quali i rossoblù hanno concretamente toccato il sogno della cadetteria.

In quello che sembra un difetto tutto sassarese, come è anche chi vi scrive: non saper valorizzare e godere di quello che si ha. Altrimenti non ci sarebbe la fontana del Rosello invasa dalla bietola e dalla cicoria invece che dai turisti e non ci sarebbe uno dei centri storici più importanti del Sud Italia per cultura, storia e tradizioni trasformato completamente in un ghetto abbandonato a se stesso. Non saper godere di ciò che si ha ma sperare in un qualcosa che non si è mai avuto. Niente è più da sassarese di tutto questo.

Umore

Qualcuno obietterà le promesse del club erano altre. Vero, la dirigenza, specie durante la campagna estiva e nei momenti cruciali della stagione (come succede ovunque) ha provato ad alimentare il sogno Serie B. Che non può però considerarsi spento, ma che andrà costruito e coltivato. E soprattutto alle critiche e alle pretese di dare sempre di più, lecite e giuste quando si alzano le asticelle dell’ambizione, non può però fare seguito una momentanea disaffezione in attesa che la squadra torni a vincere da parte di chi si professa tifoso. Alla dirigenza si può incolpare di non essere ancora pronta per il grande salto, d’altronde il non avere un centro sportivo sta pesando e anche sulla gestione del manto erboso del Vanni Sanna ci sono diversi dubbi. Così come l’organizzazione societaria dovrà subire degli assestamenti per cementare le basi per una B al di là dei sogni. Ma va anche detto che il club di proprie spese, più una serie di finanziamenti pubblici, sta costruendo una cittadella sportiva a Latte Dolce che diventerà anche il cuore della prima squadra in futuro e che ha fatto tutta una serie di migliorie strutturali all’Acquedotto. Può bastare un periodo di evidente difficoltà in campo per avere uno dei numeri più bassi di presenze in casa con la squadra che sta vivendo il suo momento migliore in 122 anni di storia? A noi pare di no.

Futuro

Qualcuno dirà: questa squadra poteva benissimo lottare per vincere il campionato. Vero, e gli errori fatti quest’anno dovranno servire per crescere altrimenti sarà giusto rimarcarlo, come fatto in passato. Ma è anche vero che la realtà Torres con le vesti attuali ha alle spalle appena 4 campionati vissuti di rincorsa e che per la B servono spalle grosse e progetti solidi, altrimenti il rischio elastico può fare molto male, sia alle casse che al futuro. Anche vero comunque che in una lunga stagione la Torres ha dimostrato di avere qualcosa in meno di Entella e Ternana, sia dentro che fuori dal campo. E l’impressione nell’ultimo periodo è che anche Sassari, intesa come ambiente, debba maturare per essere pronta per la Serie B. Nessuno può chiedere ai tifosi di far fare il salto di qualità a una rosa, però i tifosi possono essere un valore aggiunto. Come lo sono stati diverse volte sia nel passato più remoto che in quello più recente. A Sassari, al di là di un gruppo storico di persone, che hanno seguito la squadra in ogni categoria al di là dei risultati si è un po’ persa la passione. Che va ritrovata, e sarà compito del club provare a riaccenderla, specie considerando l’attenzione che da sempre la società ha nei confronti dell’umore e dei pareri della piazza. Però perché non godersi la Torres migliore di sempre e provare a spingerla verso i playoff?

Roberto Pinna (ha collaborato Mario Fadda)

TAG:  Serie C Torres
 
Notifiche
Avvisami se ci sono
guest
42 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti