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L’Analisi | Latte Dolce, serve una scossa. Cos tre punti che danno respiro

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Giornata che ha regalato tante gioie quella appena vissuta nel gruppo G della Serie D. Un 25° turno che ha visto gli importanti successi di Atletico Uri, Costa Orientale Sarda e Olbia rispettivamente contro Puteolana, Real Monterotondo e Trastevere. Punti fondamentali per le tre sarde appena nominate che danno speranza e fiducia per raggiungere l’obiettivo chiamato salvezza. Fine settimana amaro invece per il Latte Dolce e l’Ilvamaddalena, con i sassaresi sconfitti per 3-1 sul campo della Gelbison e i ragazzi di Acciaro ko, seppur a testa alta, in casa della Sarnese.

Latte Dolce
Momento difficile in casa Latte Dolce, anzi difficilissimo. I biancocelesti allenati da Gabriele Setti incassano sul campo della Gelbison la quinta sconfitta consecutiva in campionato con un 3-1 che getta i sassaresi a una sola lunghezza di distanza dalla zona playout. Una gara in cui Cabeccia e compagni hanno creato pochissime insidie ai campani, abili nel sfruttare le occasioni a propria disposizione imbrigliando sin da subito i sardi attraverso il giro palle. A pesare nella produttività offensiva sono certamente le assenze di Kone e Odianose, due pedine più che importanti per il reparto avanzato del club di via Leoncavallo, con mister Setti che ha provato a cambiare ossatura al suo Latte Dolce optando per la difesa a tre con un centrocampo più affollato. Un esperimento che non ha permesso ai sassaresi né di ritrovare il mordente offensivo che fino a poche settimane fa li vedeva come il migliore attacco del campionato e che nelle ultime cinque gare recita inesorabilmente 2 alla voce reti segnate, né quella solidità difensiva da cui imbastire un tentativo di rinascita. Una missione fallita con i biancocelesti che hanno faticato nel trovare le due punte in profondità e non hanno sfruttato a dovere la qualità degli esterni. Sicuramente urge una scossa, sia perché le gare da disputare sono sempre meno sia perché il calendario non è di certo clemente. Subito un derby contro un’Ilvamaddalena in cerca di punti per tirarsi fuori dalla zona retrocessione diretta, ma anche tante altre sfide contro prime della classe come Guidonia, Cassino o Puteolana e scontri diretti in cui sarà vietato sbagliare come i match contro Real Monterotondo e Anzio. Urge ritrovare la quadra, guardarsi negli occhi e imparare – con le testimonianze dei pochi rimasti dallo scorso anno – da quello che non ha funzionato lo scorso anno. (a.o.)

Atletico Uri
Archiviata la vittoria nel derby contro il Latte Dolce per l’Atletico Uri l’impegno al Ninetto Martinez di ieri, domenica 23 febbraio, contro i campani della Puteolana poteva essere insidioso, e invece… Una sfida mai davvero in discussione, una vittoria netta per 3-0 da parte dei ragazzi di Paba, interpretata nel migliore dei modi, come spesso accade contro le “grandi”, per mentalità, atteggiamento e qualità, contro una squadra indubbiamente forte, ma che i giallorossi sono stati abili nel mettere in difficoltà. Fadda e compagni, nonostante l’avvio propositivo dei campani, non si sono mai disuniti e hanno sempre mantenuto con coraggio il baricentro alto, andando a prendere i propri avversari nella prima fase di possesso e costringendoli spesso a forzare la giocata e quindi sbagliare. Un atteggiamento impavido, dimostrato spesso in stagione contro le big di questo girone (vedi il pareggio contro Cassino, Guidonia e Paganese nel girone di andata e il 3-3 contro la Gelbison nella gara di ritorno di appena tre settimane fa), replicato anche contro i granata da parte di una squadra sempre più ritrovata, matura e consapevole dei propri mezzi, soprattutto quelli offensivi. Sì, perché se in questo 2025 i sardi hanno avuto un picco di risultati, è dovuto anche al fattore realizzativo ritrovato: sono 16, infatti, i gol segnati in 8 gare, contro i 12 di tutto il girone di andata. Un dato simbolo della rinascita di questo gruppo che, a inizio stagione, ha pagato, come più volte espresso anche dal tecnico, una mancanza di cinismo e cattiveria sottoporta. Il momento è propizio insomma, lo ha ribadito anche il patron della società sarda, Gavino Satta, che, alla fine del match, si è detto soddisfatto del trend positivo vissuto dalla propria squadra, definito: “il giusto premio” per il duro lavoro, la fiducia e l’impegno messo da parte di tutti, dirigenti compresi. La classifica ora sorride all’Atletico Uri, che all’indomani della 25^ giornata si ritrova appaiato con il Real Monterotondo, (ieri uscito sconfitto per 2-1 nella sfida di Tertenia contro il Costa Orientale Sarda) nella 12^ casella della graduatoria a quota 28 punti. Tutto questo a una settimana dalla sfida esterna di domenica 2 marzo contro l’Anzio, (al momento due punti sopra ai giallorossi) in un incrocio dal doppio sapore che sa già di primo spareggio in questo finale e, quindi, di occasione – Latte Dolce e Monterotondo permettendo – per nuotare per la prima volta in stagione nelle acque calme della zona salvezza. Però ancora nulla è stato fatto perché al termine del campionato mancano 9 giornate, fatte di scontri diretti ma allo stesso di sfide contro le prime della classe. Un buona spinta che dovrà servire per continuare a correre ancora di più perché, come visto nell’ultimo turno, anche le dirette concorrenti stanno correndo parecchio per conquistare una sempre più combattuta dodicesima casella. (g.m.)

Olbia
Vittoria importantissima e fondamentale, che dà morale e punti preziosi a un’Olbia che tenta di risorgere dalle proprie ceneri. Un risultato di spessore dal doppio gusto. Da un lato un 3-0 frutto di una prova convincente con il Trastevere che ha fatto vivere una giornata da spettatore al portiere gallurese, dall’altro tre punti conquistati che, guardando ai risultati delle dirette concorrenti alla salvezza, avrebbero messo i bianchi in una situazione di certo poco agevole. Inoltre le sconfitte di Real Monterotondo e Latte Dolce sono oro che cola per i ragazzi di Ze Maria che si avvicinano sempre di più alle acque calme della classifica con il dodicesimo posto che dista una sola lunghezza. Ora però serve trovare la continuità, in particolare lontano dal Nespoli e serve farlo non solo in termini di prestazione ma anche di risultato. Perché ora le buone impressioni e le buone figure, a 9 giornate dal termine, contano poco. Per la salvezza servirà essere pratici e letali, le stesse caratteristiche viste ieri contro il Trastevere. Servirà farlo in particolare perché il percorso da ora fino al termine della stagione metterà di fronte a Ragatzu e compagni diverse sfide cruciali, come gli scontri diretti contro Atletico Uri, Costa Orientale Sarda o Terracina, ma anche gare dall’alto tasso di difficoltà come le gare contro Sarnese o Gelbison. (a.o.)

Costa Orientale Sarda
 Dopo mesi difficili nel Sarrabus-Ogliastra si inizia a intravedere il sole. La vittoria contro il Real Monterotondo ha regalato ai gialloblù la possibilità di uscire per la prima volta in stagione dagli ultimi due posti della classifica che vogliono dire retrocessione diretta: Floris e compagni entrano quindi per la prima volta dall’inizio del campionato in una zona playout che fino a qualche settimana fa sembrava insperata. La squadra di mister Carta è riuscita a ottenere la terza vittoria consecutiva in casa grazie a un ottimo primo tempo in cui hanno colpito i laziali con l’uno-due firmato Calabrese-Romano; nella ripresa la prevedibile reazione degli ospiti che riescono ad accorciare con Pellegrino, ma che non riescono a strappare almeno un punto anche grazie a un attento Xaxa. Tre punti d’oro per la Costa Orientale Sarda che ora vede a quattro punti la salvezza diretta, con  i gialloblù lavoreranno un passo alla volta come accaduto nelle ultime settimane. Ora sarà importante blindare la zona playout allontanandosi ancora dalle ultime due posizioni occupate da Ilvamaddalena e Terracina, entrambe sconfitte rispettivamente da Sarnese e Guidonia. Una buona opportunità da cogliere sarà già nella prossima giornata con la squadra di Carta che farà visita all’Atletico Lodigiani, ieri vittorioso contro la Paganese e due punti sopra la Cos che dovrà per forza tornare a fare punti anche in trasferta dopo due ko di fila e un solo punto raccolto nelle ultime quattro gare fuori dalla Sardegna (pareggio 1-1 ad Anzio). (m.p.)

Ilvamaddalena

Sconfitta in pieno recupero per l’Ilvamaddalena, costretta ad arrendersi solamente nel finale alla Sarnese, battuta da un calcio di rigore di Montini. E dire che i ragazzi di mister Acciaro avevano approcciato molto bene alla gara mettendo subito in difficoltà i granata con rapide manovre di gioco e fulminee ripartenze. Ciononostante, a passare in vantaggio sono proprio i campani, che sfruttano con Lagzir una disattenzione difensiva per superare Manis. Lo svantaggio però non debilità i biancocelesti, che nonostante la rete incassata hanno dimostrato il giusto spirito che dovrà essere da guida in questo finale di stagione complicato. Andando prima vicino al vantaggio con Bolo su calcio piazzato e poi, di ritorno dagli spogliatoi, trovando la rete del pari con Izzillo. L’inferiorità numerica della Sarnese, in seguito all’espulsione di Samotti dopo aver causato il rigore, aveva indirizzato la gara per il verso giusto con Di Pietro e compagni che però, anzi che provare a mordere, hanno preferito cercare di gestire il risultato per portare a casa un punto dopo lo spauracchio di Lagzir. Missione che però è fallita a pochi minuti dal termine del match con il rigore realizzato da Montini a condannare i maddalenini al ko. Però i biancoazzurri fanno ritorno a testa alta in Sardegna, perché hanno saputo tener testa a una delle principali forze del campionato e nonostante lo svantaggio iniziale hanno provato a essere padroni del proprio destino. Ecco servirà ripartire proprio da quest’ultimo aspetto per riuscire a centrare la salvezza passando quanto meno dalla porta di servizio. Le qualità ci sono per provare la scalata e uscire dalle paludi della retrocessione diretta, però servirà essere più pratici e concreti. Anche perché il tempo stringe e il calendario offre diverse possibilità per riuscire nella missione. A partire già dal prossimo impegno casalingo contro un Latte Dolce in piena crisi, una gara da non fallire per ritrovare entusiasmo e punti preziosi in vista del rush finale della stagione. (a.o.)

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