Dalla super vittoria dell’Ilvamaddalena, passando per la rimonta a metà del Costa Orientale Sarda. Per arrivare ai ko incassati da Olbia, Atletico Uri e Latte Dolce. Una giornata pirotecnica e ricca di gol quella che ha visto protagoniste le cinque sorelle sarde impegnate nel girone G della Serie D, tanti gol ed emozioni – sia in positivo che in negativo – con le speranze di salvezza però ancora vive per le isolane.
Latte Dolce
Continua il mal di trasferta in casa Latte Dolce con il tecnico dei biancocelesti Michele Fini che, dopo aver curato i sassaresi dalla crisi di risultati, non è riuscito a trovare la giusta medicina per sfatare il tabù lontano dall’Isola. Va premesso che l’avversario di giornata non era certo dei più semplici da affrontare, sia per budget che anche per spirito di rivalsa che aveva la formazione laziale dopo il ko dell’andata incassato a Sassari per 2-1. Però, come detto dallo stesso allenatore di Sorso, contro la vice capolista sono stati commessi troppi errori. Fattore che contro una squadra con ambizioni e rosa di altissima classifica si paga a caro prezzo. Guardando però il bicchiere mezzo pieno, la classifica è ancora a favore del Latte Dolce che grazie alle sconfitte delle inseguitrici può vedere ancora con un po’ di tranquillità la graduatoria, con le acque calde distanti a un solo punto e due posizioni. Ora nel cammino dei biancocelesti però ci sono due tappe fondamentali, due scontri diretti da non sbagliare per vivere con serenità il finale di stagione. Domenica 30 marzo a Sassari arriva l’Anzio, a un punto di distanza da Cabeccia e compagni e a secco di vittorie dallo scorso 22 dicembre in occasione del match contro il Real Monterotondo. Una squadra in piena crisi, ma ferita nell’orgoglio dopo il pesante ko per 6-1 incassato di fronte al proprio pubblico contro l’Ilvamaddalena. Sfida come detto importante a cui fa seguito una trasferta allo stesso modo cruciale come quella in casa del Real Monterotondo, altra squadra in piena zona playout sempre a quota 31 punti. Prossime due settimane in cui dare il massimo, ridurre al minimo gli errori, ma allo stesso tempo trovare finalmente una vittoria lontano da casa, scenario che darebbe maggiore leggerezza e fiducia a una squadra che sta iniziando a riacquisirla dopo un periodo nero. Missione da compiere senza se e senza ma, specie perché le ultime quattro tappe non sono delle più semplici. Con i sassaresi che ospiteranno prima il Cassino, poi faranno visita al Trastevere. Per giocare a Sassari contro l’Atletico Lodigiani e chiudere la stagione regolare sul campo della Paganese. Un periodo cruciale che vale un’intera annata, due settimane verità in cui il Latte Dolce dovrà mostrare il volto migliore per evitare di gettare al vento quanto di buono costruito durante questa stagione. (a.o.)
Ilvamaddalena
E sono tre. Con un tennistico 6-1 l‘Ilvamaddalena porta a casa la terza vittoria consecutiva e si affaccia fuori dalla zona playout, seppur per differenza reti con la quota 31 che ospita anche il Real Monterotondo e l’Anzio. Proprio la squadra di Guida è stata la vittima di una prestazione praticamente perfetta dei ragazzi di Sandro Acciaro: tredici i punti conquistati su diciotto disponibili da quando il nuovo tecnico siede sulla panchina degli isolani che hanno di certo cambiato passo dopo le difficoltà incontrate negli ultimi mesi del 2024 e nella seconda parte di gennaio. A Cisterna di Latina i Leoni hanno messo sul piatto tutte le caratteristiche più importanti della squadra: dalla prepotenza fisica di Okitokandjo, alla velocità degli esterni Bolo e Nana, passando per la tecnica del centrocampo, l’affidabilità della coppia centrale composto da Bonu e Di Pietro e la verve dei laterali bassi Dessena e Vitelli, entrambi a segno contro l’Anzio. C’è da dire che anche i laziali si sono complicati la vita sullo 0-2 con l’espulsione di Cori per un fallo di reazione su Nana, che a sua volta, qualche minuto dopo, è stato espulso per un intervento troppo ruvido secondo l’arbitro sull’1-3. Nella ripresa ci si poteva attendere una reazione da parte dei padroni di casa, ma l’Ilvamaddalena non ha lasciato scampo agli avversari con Bolo a firmare il gol del poker. La rete è stato il colpo del ko che ha fatto uscire definitivamente l’Anzio dal campo, con Attili a segnare un meritato gol e Vitelli, aiutato da una deviazione, a fissare il risultato sul 6-1. Tre punti pesantissimi per morale e per classifica, con un calendario per niente facile all’orizzonte: già nel prossimo turno allo Zichina arriva la Puteolana che non vorrà perdere uno degli ultimi treni per i playoff, ora distanti 4 punti dopo il pari contro la Costa Orientale Sarda. Poi due sfide contro formazioni di altissima classifica come Guidonia e Cassino, che precedono la gara con il Real Monterotondo che potrebbe essere cruciale per evitare i playout, obiettivo che sembrava impossibile fino a qualche settimana fa per un’Ilvamaddalena che ha decisamente cambiato faccia e marcia. (m.p.)
Olbia
Sconfitta amara e che lascia parecchio rammarico quella incassata dall’Olbia per 0-1 di fronte al proprio pubblico contro il Savoia. Una sfida in cui gli episodi hanno giocato a favore dei campani che sono riusciti a espugnare un Nespoli in cui i bianchi erano rimasti imbattuti nelle precedenti 8 sfide casalinghe. Un fortino che ha permesso ai ragazzi di Zé Maria di gettare le basi per venir fuori dalle acque calde della classifica. Al di là della sconfitta quello da cui ripartire è sicuramente la prestazione fornita dall’Olbia con i sardi che hanno avuto diverse occasioni occasioni trovando per due volte il gol del pari, annullati però dal direttore di gara. “Non permetteremo che ci siano contraccolpi, già da martedì il mister si metterà a resettare tutti. Se siamo lì è grazie a una crescita che abbiamo fatto attraverso il gioco, questo è stato un incidente di percorso. La delusione è tanta ma non deve precludere nulla, ripeto, da martedì di nuovo in campo e penseremo subito alla prossima”, queste le parole dell’allenatore dei portieri e vice di Zé Maria Antonio Carafa nel post partita, pronto a sottolineare che l’Olbia nonostante questa piccola battuta d’arresto è più che concentrata che mai nella corsa alla salvezza. Ed è proprio questa la dimostrazione a cui è chiamata la squadra di Zé Maria nei prossimi appuntamenti con i galluresi che affronteranno in trasferta un Cos che sul campo della Puteolana ha dimostrato di essere ancora viva e che può impensierire qualunque avversaria, per poi ricevere la visita del Cynthialbalonga. Sfide in cui concentrazione e dettagli faranno la differenza e in cui sarà fondamentale lasciarsi alle spalle il rammarico e le recriminazioni della sfida di ieri 23 marzo. Un ko da cui ripartire, ma allo stesso tempo una sconfitta utile per ricalibrare la barra degli obiettivi. Perché sebbene sia giusto non porsi limiti, allo stesso tempo è necessario mettere prima in cassaforte la salvezza. (f.m.)
Atletico Uri
Il cuore e la volontà di vincere nel calcio sono caratteristiche indispensabili, ma non sempre bastano. È il caso dell’Atletico Uri di Massimiliano Paba, che dopo la personalità messa sul campo del Cassino (terza forza del campionato), torna in Sardegna con 0 punti, scalando in terzultima posizione. Dopo l’ottimo avvio di 2025, fatto di 4 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta che avevano portato Piga e compagni a un solo punto dalla salvezza diretta, ecco che tutto sembra capovolgersi. E tra Ilvamaddalena e Cassino è arrivato un doppio ko per 1-0 che, unito a una bagarre serratissima con 7 squadre in soli 4 punti, ha rigettato i ragazzi di Paba nella zona calda della classifica a due lunghezze di distanza dalla salvezza, quando mancano sei partite al traguardo. “Crediamo nel lavoro che sta facendo mister Paba, giocando così siamo certi di raggiungere la salvezza” È questo il messaggio lanciato dal patron dell’Atletico Uri Gavino Satta al termine della gara. Parole che racchiudono un profondo senso di fiducia verso un progetto sportivo, come già fatto in passato mai messo in discussione. Gesto lecito dopo una prestazione come quella messa in campo – riconosciuta anche dai tifosi laziali che hanno omaggiato i giallorossi con un lungo applauso al termine della partita – contro una squadra forte che lotta per obiettivi nobili del campionato ma comunque valsa all’Atletico Uri zero punti. Questo non è il momento di fare drammi, il tempo a disposizione per ribaltare ancora tutto c’è eccome, ma per farlo servirà dare fondo a tutte quelle caratteristiche che hanno contraddistinto il cammino dei giallorossi nella prima parte del girone di ritorno: gol, lucidità e cinismo sotto porta. Tutte qualità che hanno permesso di vincere partite da “Mission Impossible” (come la vittoria per 2-0 contro la Sarnese al 6° turno o il netto 3-0 rifilato alla Puteolana lo scorso 23 febbraio), le stesse che il calendario riserverà a Fadda e compagni da qui alla fine. A cominciare proprio dalla prossima quando al Ninetto Martinez arriverà il Guidonia, l’attuale seconda forza del campionato per poi affrontare i primi due scontri da non sbagliare di questo rush finale contro Trastevere e Real Monterotondo. Gare che potranno già dire tanto sul discorso salvezza dei sardi. Una striscia di incroci complicati in cui bisognerà evitare disattenzioni e cali di tensione per riprendere necessariamente a correre veloce per conquistare una salvezza ampiamente alla portata. (g.m.)
Costa Orientale Sarda
Un pareggio per continuare a sperare e che fa bene al morale. I gialloblù tornano a casa con un punto in tasca al termine di una prestazione davvero incredibile che li ha visti andare sotto per due reti per poi ribaltare tutto passando in vantaggio per 3-2 prima di essere ripresi sul finale dalla Puteolana, brava a crederci fino alla fine e nel riuscire ad agguantare il pareggio al tramonto del match. Una partita dal doppio volto che ancora una volta ha visto la Cos impiegare tanto cuore e tanta voglia nel fronteggiare un’altra “big” del campionato, che il calendario ha messo di fronte ai gialloblù dopo la Paganese, contro cui i sardi hanno incassato la 15^ sconfitta stagionale prima della sosta. Certo, quanto accaduto nel finale ha il sapore di doccia gelata, però i sarrabesi-ogliastrini hanno dimostrato di essere vivi e di poter ancora dire la loro nella corsa verso la salvezza. Ciò che rimane dopo la gara del “Giarrusso” oltre, come detto, al rammarico per non essere riusciti a qualche minuto dal termine a ottenere la massima posta in palio, è sicuramente fiducia e orgoglio per non essersi disuniti e aver combattuto con il coltello tra i denti per rimettere in piedi una gara che in avvio di ripresa sembrava presagire una sconfitta certa. Però quello conquistato è un punto che riduce il gap dalla zona playout portandolo a 4, una distanza importante ma non insormontabile. Specie con prestazione come questa, dove voglia e determinazione di arrivare all’obiettivo diventano l’arma in più da giocare in un momento in cui calcoli o previsioni diventano relativi e a contare è soltanto la partita. La prova di carattere e orgoglio contro la Puteolana può essere il vero punto di svolta della stagione della Cos, che permette di guardare al futuro con fiducia, nonostante il difficile trittico che attende i gialloblù. Con Ladu e compagni che prima se la vedranno con l’Olbia nel derby in casa, per poi fronteggiare Terracina e Savoia, in una serie di partite dal grande peso specifico da cui provare a portare a casa il massimo per non perdere la categoria. (g.m.)
La Redazione