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La Moviola di Cagliari-Fiorentina: il VAR lo aiuta, Marinelli strappa la sufficienza

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Primo tempo con pochi interventi rilevanti, ma con un episodio per il quale l’aiuto del VAR è stato decisivo. Una ripresa all’opposto, senza situazioni dall’alto peso specifico, ma con tanti piccoli dubbi e una gestione di fischi e cartellini rivedibile. Nel complesso non un pomeriggio memorabile – per quanto con una prestazione sufficiente – per l’arbitro Livio Marinelli, direttore di gara designato per la sfida tra Cagliari e Fiorentina della Unipol Domus terminata con la vittoria degli ospiti per 2-1.

Rigore e OFR
Come anticipato pochi gli episodi nella prima frazione, il primo al 13′ quando Viola ferma Cataldi con una carica alle spalle in un’azione che Marinelli avrebbe potuto legittimamente considerare come promettente per la Fiorentina. Il fischietto di Tivoli decide di non mostrare il giallo al numero 10 rossoblù, scelta che viene confermata anche al 23′ quando l’entrata di Gudmundsson su Viola non viene punita con un’ammonizione che sembrava evidente. Intervento pericoloso, in ritardo e sicuramente imprudente e, dunque, meritevole di cartellino giallo. Al 31′ altro episodio con Viola protagonista, questa volta dentro l’area viola: cross dalla sinistra, il trequartista del Cagliari viene trattenuto per il braccio da Ranieri e si lascia cadere con troppa facilità, giusto lasciar correre. Bravo in questo caso Marinelli anche nella gestione del battibecco tra i due giocatori, entrambi capitani, che vengono richiamati all’ordine con il dialogo e senza eccessivo autoritarismo. L’episodio principale non solo del primo tempo, ma di tutti i novanta minuti arriva al 44′. Luvumbo entra in area dalla sinistra della zona d’attacco del Cagliari, sterza mentre Pongracic entra in scivolata al suo fianco. Per Marinelli c’è il fallo del difensore della Fiorentina, decisione che da dinamica “live” appare condivisibile. Dal replay, però, si capisce subito che le proteste del difensore croato e del suo capitano Ranieri sono giuste: Luvumbo, infatti, perde il contatto con il terreno con il cambio di direzione, mettendo lui la gamba destra sulla strada di quelle del centrale della Fiorentina e non viceversa. Chiaro ed evidente errore che porta, correttamente, al richiamo alla On Field Review da parte del VAR Francesco Meraviglia e dell’AVAR Davide Massa di Imperia: Marinelli visiona l’azione e poi decide per cambiare la decisione e non assegnare il rigore al Cagliari, senza giustamente sanzionare per simulazione Luvumbo.

Cartellini
La ripresa è decisamente più problematica per il fischietto di Tivoli, chiamato a una gestione meno permissiva e con alcune decisioni non proprio coerenti nel corso dei 45 minuti del secondo tempo. Al 50′ proteste del pubblico per un presunto tocco di mano di Ranieri in area della Fiorentina, ma oltre non esserci il contatto con la sfera anche in caso di tocco non sarebbe stato punibile. Il capitano viola, infatti, entra in scivolata con l’arto a contatto con il terreno a protezione del movimento, dunque non sanzionabile. Al 56′ è Zortea a protestare per un possibile tocco con il braccio sempre di Ranieri che respinge un cross dalla destra, ma il difensore ospite colpisce il pallone con la schiena e con le braccia ben posizionate a evitare qualsiasi possibilità di tocco. Al 60′ graziato Augello che entra in ritardo su Dodò bloccando una possibile ripartenza: ampia la distanza dall’area del Cagliari, motivo per la mancata ammonizione per SPA, ma l’entrata può essere considerata imprudente e dunque sanzionabile. Al 61′ duro scontro tra Piccoli e Ranieri, con il primo che anticipa il secondo e poi, per normale dinamica, arriva l’impatto: giusto fischiare la punizione in favore del Cagliari, altrettanto giusto non mostrare il cartellino al difensore della Fiorentina. Prima ammonizione del pomeriggio che arriva al 65′ quando Palomino perde il pallone sull’attacco di Beltran per poi fermare la ripartenza del connazionale con una trattenuta evidente da SPA. Al 74′ errore di Marinelli che non vede – ed è poco aiutato dal quarto ufficiale e dall’assistente – l’evidente braccio largo di Marì su Luvumbo, con il gomito del difensore che colpisce sul volto l’angolano. Mancano sia la punizione che il giallo per imprudenza. Da questo momento in poi inizia la gestione più difficoltosa dell’arbitro, poco aiutato anche dai calciatori. Al 78′ è Marin a intervenire in maniera fallosa su Pongracic in un pallone a metà, ma Marinelli fischia la punizione in favore del Cagliari. Al 79′ Piccoli arriva lungo su Richardson, tacchetti sulla parte alta del piede – non in velocità – e cartellino giallo corretto. All’84’ ammonizione anche per Parisi che blocca una ripartenza di Luvumbo con una trattenuta prolungata. Infine, durante i sette minuti di recupero – poi allungati a otto dopo una perdita di tempo da parte di Zaniolo – al 96′ arriva proprio il giallo per l’ex Atalanta per comportamento antisportivo e, pochi secondo dopo, manca l’ammonizione per Folorunsho che entra in scivolata alle spalle di Marin colpendolo da dietro.

Matteo Zizola

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