Un altro capitolo della nostra rubrica sulle grandi partite dei rossoblù, curata da Matteo Zizola.
Stagione 1994-95, giornata numero 17, ultima di andata: il condottiere rossoblù è Oscar Washington Tabarez, il Maestro, ancora oggi ricordato come uno dei migliori allenatori passati per Cagliari non sono negli ultimi decenni, ma nell’intera storia centenaria del club.La squadra è ricca di buoni giocatori, in alcuni casi ottimi, con assolute stelle nel reparto offensivo composto dal trio Muzzi, Oliveira e Dely Valdes: quella giornata di fine gennaio, il 22, sarà il pomeriggio che darà il là a un trio fino a quel momento quasi mai messo in campo assieme e che da quel momento terrorizzerà le difese in giro per lo stivale.
Tabarez di fronte alla Juventus di Lippi, futura campione d’Italia e che arriva a Cagliari da capolista, sceglie uno schieramento più offensivo rispetto a quanto erano stati abituati i tifosi durante tutto il girone d’andata: in porta c’è Valerio Fiori, la difesa a cinque, composta da Pippo Pancaro e Pusceddu sulle fasce e il trio Napoli, Villa, Firicano in mezzo: il libero rossoblù giocherà una partita sopra le righe davanti a tre mostri sacri come Vialli, Ravanelli e Alex Del Piero. In mezzo tutto è nei polmoni di Pierpaolo Bisoli e nelle scorribande di Daniele Berretta, mentre davanti il mai troppo celebrato Dely Valdes, attaccante completo che oggi farebbe le fortune di qualsiasi grandissima squadra, riferimento offensivo ai cui lati sfrecciano Muzzi e Oliveira, una sorta di archetipo dei tridenti moderni fatti di centravanti che reggono il peso dell’attacco e ali di corsa, classe e tanto sacrificio.
Davanti a quasi trentamila spettatori in un Sant’Elia baciato dal sole, la Juventus schiacciasassi che si gioca il titolo con Parma e Lazio preludio dei fantastici anni ’90 delle sette sorelle, ma con in campo un Cagliari che non ha alcuna intenzione di lasciarsi trafiggere dai lanciatissimi bianconeri e che mette in chiaro fin dai primi minuti l’intenzione di fermare la corsa bianconera: al sesto minuto il rigore che apre le danze dopo un’azione da tridente vero.
Dely Valdes lavora un pallone fuori dall’area juventina, Muzzi parte da lontano in verticale e si lancia verso i sedici metri, brucia Ciro Ferrara che non può fare altro che stenderlo prima che il bomber di Morena possa battere Peruzzi: l’esultanza del numero undici con il panamense descrive appieno il rapporto fra i due attaccanti, dagli undici metri si presenta Oliveira, palla da una parte e pallone dall’altra.
La partita non è di quelle spettacolari, i portieri restano praticamente inoperosi, ma il Cagliari punge con le sue frecce attaccando gli spazi della difesa avversaria e mostrando un cinismo figlio soprattutto del valore assoluto delle sue punte: prima una punizione di Pusceddu che Peruzzi mette in angolo, poi un taglio in verticale di Valdes la cui conclusione è facile preda del portiere avversario.
Nella ripresa si attende la reazione bianconera, invece al 52′ Bisoli dimostra di non essere solo cuore e polmoni, ma diventa costruttore all’occorrenza, palla perfetta in verticale per Muzzi, difesa bruciata dalla velocità del romano e pallone in mezzo per l’accorrente Dely Valdes che deposita in rete da pochi passi.
Un rigore procurato e un assist per il numero undici rossoblù a cui manca solo il gol: bastano 13 giri d’orologio e Oliveira gli dà l’occasione per completare la sua giornata di gloria. Lancio lungo sul quale Valdes spizza per Oliveira, il brasiliano-belga attacca lo spazio, fulmina i centrali juventini, prova a saltare Peruzzi che lo stende in piena area, rigore: palla lasciata a Muzzi, portiere spiazzato e tre a zero da celebrare sotto la Nord, pubblico in delirio e Juventus annichilita.
Il resto è solo un palo di Di Livio, un’altra punizione di Pusceddu che preoccupa Peruzzi e Lippi che a fine partita accetta una sconfitta meritata figlia di un ottimo Cagliari e di una Juve sotto tono: i rossoblù del maestro termineranno la stagione al nono posto, a soli tre punti dalla zona Europa e mostrando per tutto il girone di ritorno un bel calcio e un trio offensivo da urlo. Muzzi, Oliveira, Dely Valdes, tre attaccanti che forse hanno rappresentato il miglior reparto offensivo della storia del Cagliari dopo quello dello scudetto.
Matteo Zizola