Appena 4 giornate e il campionato di Eccellenza emetterà i verdetti finali per la stagione 2024-2025. Detto della lotta a tre per il titolo, è giusto approfondire la lotta salvezza, che vede impegnate tante squadre, tra chi è quasi certa di mantenere la categoria e chi è ormai quasi spacciata.
LI PUNTI E GHILARZA, SARA’ ADDIO?
Le due squadre che occupano l’ultimo e il penultimo posto della classifica sono ormai destinate a salutare il campionato di Eccellenza e tornare in quello di Promozione, da cui mancano da diversi anni (ultima apparizione per i sassaresi nel 2018/2019, per i guilcerini addirittura si parla del 2013/2014). È stata una stagione particolare per le due squadre, partite con l’obbiettivo di conquistare la salvezza e con un inizio di campionato non male: entrambe, con alcune vittorie, si sono tenute poco sopra la linea di galleggiamento. Ma, a poco a poco sono naufragate, e i numeri certificano le difficoltà generali. Il Ghilarza, 16 punti in classifica, ben 18 sconfitte in 26 partite e con il peggior attacco (17 gol) e la peggior difesa (67 gol al passivo), ha sofferto l’addio di diversi giocatori chiave e non è stata in grado di fornire allo staff una rosa competitiva, nonostante i correttivi anche a metà stagione. Per il Li Punti, 18 punti conquistati ma con sole 3 vittorie, meno di tutti, e a ruota secondo peggior attacco (19 gol) e quarta peggior difesa (41 gol). Meno gol subiti rispetto a Carbonia e San Teodoro ma squadra incapace di segnare e soprattutto vincere: sono i motivi per cui la squadra sassarese staziona al penultimo posto. Questo sabato può esserci la condanna definitiva per entrambe: quasi certa quella del Ghilarza, che giocherà in trasferta contro la Ferrini e quindi una non vittoria significherà retrocessione; il Li Punti giocherà invece in casa contro il Villasimius, e un risultato diverso dalla vittoria significherà retrocessione, a patto ovviamente che le squadre in zona playout strappino un risultato positivo.
NUORESE E TALORO, ANCORA UN PASSO
Entrano nel novero delle squadre non ancora salve, ma a quota 33, è ormai una mera formalità la presenza nel prossimo campionato di Eccellenza. Due squadre che hanno avuto momenti alti e bassi durante la stagione, meglio la Nuorese nella prima parte, con una classifica che sorrideva e che faceva pensare anche a qualcosa di più che un semplice piazzamento a metà classifica. Ciò che è mancato alla squadra di Cirinà è la continuità di risultati: a una vittoria, infatti, succedeva un pari o una sconfitta, e questo non ha permesso di mantenersi ai piani alti. Diverso invece il discorso del Taloro: male nella prima parte di stagione, dove la squadra più longeva del campionato ha sfiorato anche la zona rossa della classifica; il cambio di allenatore ha dato una spinta esagerata, consentendo di vincere tante partite, anche di prestigio (vedere il Monastir) e che ha consentito ai gavoesi di salire a metà classifica. Frutto di un gruppo cementato negli anni e di un paese sempre dietro alla squadra, nel bene e nel male. Nel prossimo turno può arrivare la matematica, con la Nuorese impegnata a Iglesias e il Taloro che ospita il Bari Sardo.
CINQUE SQUADRE PER DUE POSTI
Non è il classico gioco della sedia, perché nessuna delle squadre vuole occupare quelle due posizioni che garantiscono la post season e i brividi tra una salvezza e una retrocessione. Carbonia, San Teodoro, Ferrini, Alghero e Bari Sardo sono racchiuse in due punti, e le prossime quattro partite saranno decisive per delineare la classifica.
Tra le cinque squadre, la sorpresa in negativo è sicuramente l’Alghero. Partita con obbiettivi ben più ambizioni, la squadra giallorossa non è mai riuscita a competere per la zona playoff e anzi, dopo metà campionato, ha cominciato una discesa inesorabile verso il fondo della classifica, che ha portato anche alle dimissioni di Giandon, che ha lasciato posto a Fadda. L’Alghero è in ripresa e le ultime prestazioni contro Nuorese e Bari Sardo hanno lasciato l’amaro in bocca, considerando la possibilità di fare bottino pieno in entrambi i casi. Sono stati invece ben 3 gli allenatori succeduti alla Ferrini, costruita per mantenere una continuità nei risultati rispetto alle precedenti stagioni, dove è stata stabilmente nei primi 5 posti, i cagliaritani sono partiti male subito, non riuscendo mai a trovare la via della continuità, con le dimissioni di Pinna dopo 6 anni a certificare le difficoltà. L’arrivo di Antinori non ha dato i risultati sperati, nonostante alcuni arrivi per migliorare la qualità della squadra. Con la panchina affidata a Mura le cose sono leggermente cambiate e la Ferrini, dall’occupare gli ultimi due posti, si trova ora a quota 26 ma fuori dalla zona playout, a parità di punti con Alghero e Bari Sardo, che significa salvezza diretta.
Diverse le situazioni delle altre 3 squadre: il Bari Sardo con una rosa rinnovata puntava a un campionato tranquillo, ma la pessima partenza ha fatto cambiare i piani in corso d’opera, ma la costruzione della squadra a dicembre ha consentito di migliorare la posizione in classifica, con prestazioni sempre più convincenti. Il Carbonia è partito con l’idea di far giocare una squadra giovane, con tutti i rischi derivanti da ciò. Anche nel caso dei minerari, gli arrivi di dicembre hanno dato sostanza a una squadra che non è partita benissimo ma proprio da dicembre ha cambiato marcia, mantenendosi sempre a distanza di sicurezza. Così come il San Teodoro, squadra compatta e allenata bene, che ha usufruito degli arrivi nel mercato e mai davvero in difficoltà in questo campionato, senza però particolari exploit se non la vittoria per 6-2 a Ghilarza, ma anche qualche sconfitta pesante, l’ultima a Nuoro per 6-1. Nel seguito analizziamo le ultime quattro giornate di campionato:
GIORNATA 27:
ALGHERO-CARBONIA
FERRINI-GHILARZA
Iglesias-NUORESE
LI PUNTI-Villasimius
Ossese-SAN TEODORO
TALORO-BARI SARDO
Giornata come detto decisiva per gli ultimi due posti: il Ghilarza potrebbe salutare contro la Ferrini, che ha una grande possibilità di staccare le dirette concorrenti. Nuorese e Taloro possono chiudere invece i discorsi, mentre Alghero-Carbonia diventa già decisiva: una vittoria del Carbonia può mettere in netta difficoltà l’Alghero, viceversa ci sarebbe il sorpasso.
GIORNATA 28:
BARI SARDO-Iglesias
CARBONIA-Calangianus
GHILARZA-ALGHERO
NUORESE-FERRINI
SAN TEODORO-LI PUNTI
Tempio-TALORO
L’Alghero potrebbe avere una grande chance vincendo contro un Ghilarza che si presume già retrocesso, considerando che le contendenti hanno impegni, sulla carta, di livello medio: l’Iglesias è un brutto cliente come sempre, cosi come il Calangianus; il San Teodoro può vincere facilmente contro il Li Punti, mentre la Ferrini gioca una gara non semplice a Nuoro.
GIORNATA 29:
ALGHERO-SAN TEODORO
Budoni-NUORESE
FERRINI-Monastir
Iglesias-CARBONIA
LI PUNTI-Tempio
TALORO-GHILARZA
Villasimius-BARI SARDO
Alghero contro San Teodoro può mandare in orbita o affossare una delle due squadre. L’Alghero ha un calendario che può consentire di fare bottino pieno e lasciare l’incombenza della zona calda alle avversarie, ma non può fare calcoli. Impegno quasi impossibile per la Nuorese a Budoni, che probabilmente festeggerà proprio in casa la promozione, e per la Ferrini contro il Monastir. Il derby minerario può dire molto, con il Carbonia che deve vincere.
GIORNATA 30
BARI SARDO-Budoni
CARBONIA-FERRINI
GHILARZA-IGLESIAS
Monastir-ALGHERO
NUORESE-TALORO
Ossese-LI PUNTI
SAN TEODORO-Calangianus
Carbonia contro Ferrini sarà forse decisiva per delineare la classifica e decidere chi sarà salvo e chi dovrà passare dal playout. L’Alghero gioca contro il Monastir una gara molto complicata, così anche il Bari Sardo anche se contro un Budoni probabilmente già in vacanza. In Nuorese-Taloro sarà con tutta probabilità festa per il mantenimento della categoria.
Stefano Piras