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Cagliari: tutte le “stranezze” di Citic Holding Group

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La ricerca di nuovi soci e una cessione che, almeno per chi detiene la proprietà del Cagliari, non sembra nelle intenzioni. Tommaso Giulini è stato chiaro nel post partita di Venezia, dopo che è stata sancita la retrocessione del club rossoblù in Serie B, ancora di più con il comunicato di smentita ufficiale. Nel frattempo, però, qualcosa si sta muovendo e accadendo in merito al futuro del Cagliari, con la lettera d’interesse della CITIC Holding IF Group LLC per arrivare al 100% delle quote della società di Via Mameli.

Grande famiglia?
Gruppo americano, ramo della casa madre cinese. La Citic LLC si presenta così, una forza imponente pronta a investire nel Cagliari e nella Sardegna. Questa la faccia della medaglia, il cui contenuto però apre a domande la cui risposta è tutt’altro che chiara. Partendo dalla lettera d’interesse con in calce il logo della holding e il nome cinese (di Hong Kong, per la precisione) dell’azienda. Basta infatti visitare il sito internet della Citic LLC  per trovare queste informazioni. E traducendo dal cinese, il risultato è Citic Capital Holding Ltd, compagnia fondata nel 2002 che si occupa della gestione investimenti globali alternativi. Andando a studiare la parte relativa alla storia del gruppo di Hong Kong non si trova alcun riferimento alla holding del Delaware, ossia quella che ha manifestato interesse per il Cagliari Calcio. Tra le sedi, inoltre, oltre alla casa madre di Hong Kong si trovano quelle di Shanghai, Pechino, Shenzhen in Cina, più quella di Tokyo in Giappone e la sola di New York negli Stati Uniti, senza fare riferimento a Wilmington. Se poi si scorrono i nomi citati nella lettera d’interesse della Citic LLC del Delaware si trova come firmatario il CEO Thomas J. Rutherford III, ma nonostante svariate ricerche non risultano documenti che associno il suddetto al gruppo Citic. Lo stesso dicasi per il direttore esecutivo Frederick M. Howard, che appare soltanto per una causa in corso proprio contro la Citic LLC.

La causa intentata dall’azienda emiratense
Gennaio 2022, Corte Superiore del Distretto della Columbia, Stati Uniti. Viene aperta un’azione civile da parte della Itz Energy Associates proprio contro la Citic Holding IF Group LLC. Il motivo? Una presunta frode in merito a un investimento fatto dalla Itz attraverso la Citic negli Emirati Arabi per una cifra di 598 mila dollari, pagati “a vuoto” secondo la società emiratense senza che ci fosse mai né l’inizio del progetto né la restituzione da parte del gruppo americano. Causa ancora in corso, apertasi a marzo davanti al giudice della corte del distretto della Colombia Danya A. Dayson, con numero 2022 CA 000345 B. Tutti elementi che non possono che alimentare i primi dubbi sulla serietà delle intenzioni della holding americana, assistita nella possibile trattativa con il Cagliari dalla Avocom Law Firm. Studio legale milanese con domiciliazione in Inghilterra, costituito dagli avvocati Francesco Del Bene e Piergiorgio Casati, ma il legame tra Citic e Avocom, però, è evidente: consultando la parte dedicata agli articoli pubblicati sulla stampa nel sito internet della Citic Holding IF Group LLC, gli unici articoli citati sono appunto dedicati alle operazioni fatte in collaborazione con lo studio Avocom.

Indirizzi presi…dalle Pagine Bianche
Ma le incongruenze non si fermano certo qui. Andando a rileggere la Lettera d’Interesse per l’acquisto del Cagliari risulta che l’ufficio di registrazione della società rossoblù (Cagliari Calcio SpA) viene indicato in Largo Carlo Felice 76 a Cagliari, dove si trova il Cagliari Store e non a Sa Ruina nel centro sportivo di Asseminello, come risulta invece dalla visura camerale del club rossoblù. Inoltre, ad aumentare i dubbi nel documento compare anche la richiesta di acquisto –  “degli edifici e degli uffici di proprietà dell’Unione Sarda SpA in Viale Regina Elena a Cagliari”. Perché questi due indirizzi? Basta dare uno sguardo alle Pagine Bianche per avere la risposta. Ma soprattutto, perché una holding che vorrebbe acquistare il Cagliari vorrebbe anche gli edifici di un’impresa “terza” e non solo quelli relativi ai due negozi a marchio Cagliari? Mistero. A chiudere le modalità dell’interesse e della successiva offerta. Nella lettera si legge che questa verrà portata avanti con la “due diligence”, ovvero solo dopo l’analisi dei dati economici del Cagliari, ma per poter accedere a questi dati, di norma, è necessario formulare proprio una prima offerta. Un circolo vizioso non da poco.

La questione Slavia Praga
A sommarsi a tutto questo corollario di incongruenze e contraddizioni anche la questione del Citic Group coinvolto nella proprietà dello Slavia Praga in Repubblica Ceca. In questo caso si tratta della Citic Europe, compagnia completamente posseduta dalla Rainbow Wisdom Investment LTD, parte anch’essa del Citic Group cineseNessun legame con la holding statunitense, senza contare che per un investimento così importante da portare avanti in Europa sembra curioso l’utilizzo di una holding americana invece di una già presente nel Vecchio Continente. Nel management della Citic Europe, inoltre, sono presenti soltanto dirigenti cinesi, con l’eccezione del ceco Jaroslav Tvrdik. Al contrario della holding americana nella quale la parte relativa al management nel sito internet è accessibile soltanto con una password – dunque secretata – mentre il CEO e il Direttore Esecutivo, Rutherford e Howard, non sono asiatici e non si ha notizia di asiatici collegati alla società.

Insomma, quanti punti interrogativi. Il comunicato del Cagliari lo dice chiaramente: quanti dubbi su Citic, “sulle cui modalità di approccio e sul cui profilo societario permangono peraltro rilevanti perplessità”. La domanda finale è quasi automatica: cui prodest? Ed è dalla risposta a questo quesito che si potrà capire cosa sta accadendo attorno al Cagliari. E non solo dal punto di vista sportivo e del solo capoluogo isolano, ma anche per quel che riguarda tutta la Sardegna. Perché tra stadio e zona del quartiere Sant’Elia, Olbia, l’addio dei russi e tutti i possibili investimenti (specie del Qatar) nel settore immobiliare e turistico, sembra proprio che la partita che si sta giocando in queste ore vada oltre i soli colori rossoblù.

Francesco Aresu – Matteo Zizola

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